venerdì 27 maggio 2011

CONSUMATORE? NO GRAZIE!

In questi ultimi anni è nata una nuova forma di associazionismo: quella nata a difesa dei consumatori. Non certamente una cosa negativa, visti i soprusi e il mercimonio dei produttori e dei loro padrini.
Ma qualcosa non mi torna, mi infastidisce, sarà forse quella parolina  cui, ormai assuefatti, non facciamo più caso?
E già proprio quella CONSUMATORI!!
La si può interpretare e leggere con diverse chiavi di lettura la prima e la più ovvia è quella letterale. Consumare non può essere vista come una cosa virtuosa essendo legata a doppio filo al significato di sprecare. Usare e non consumare perciò come prima distinzione. Quindi fruitori e non consumatori, l'accezione è decisamente più accettabile.
Seconda chiave di lettura, non disgiunta dalla prima, il concetto di consumo è legato strettamente a questo tipo di sviluppo dissennato e suicida che sta impoverendo drammaticamente popoli e interi continenti, con alterazioni sociali, culturali e ambientali come mai prima nella storia dell'umanità. Continuare, quindi, in questa pantomima della difesa del consumatore senza mettere in discussione il concetto stesso di consumo, vuol dire implicitamente l'accettazione delle regole di questo gioco. Difendere il consumatore e contemporaneamente proporre e perseguire modelli di sviluppo alternativi sarebbe decisamente più accettabile.
Terza, ma non ultima chiave di lettura,  noi non siamo  e non dovremmo mai sentirci  consumatori! Sembra qualcosa che attiene piu' a qualche specie di insetti, magari anche necrofori invece che sentirci prima di tutto esseri umani, poi cittadini, poi studenti, lavoratori o qualsiasi altra attività indichi il nostro posto in società. Poi tante altre cose compresa, eventualmente, la funzione di fruitori di beni e servizi. Quindi tante grazie a coloro che si impegnano nell'attività di difesa del consumatore ma non riesco a accettarla come una condizione valida al punto di doverle dare una dignità e un riconoscimento che dovrebbe attenere a ben altri aspetti della nostra vita.

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