sabato 4 ottobre 2014

SALVATE L'ART. 18


Hanno trasformato il nostro tempo in un non-tempo. I luoghi che amavi ritrovare in non luoghi. Le persone con cui stare in immagini ferme al passato quando il pensiero diventava parola e vita, dagherrotipi da ricordare e da salutare.
 “Ciao ci vediamo” sapendo di mentire e che così non sarà.
Luoghi e città non vissuti, paesaggi, persone cancellati come file.
Questo è il lavoro che cerchiamo? Quello che serve? Questo è il lavoro da salvare?
Si precarizza il tempo e i rapporti, si costruiscono  tante identità quando ne vogliono una sola, quella più insignificante.

Difendere l’art. 18 vuol dire poter sperare, non solo di continuare a mangiare, ma anche di poter sognare.


MIZIO 

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