Non
posso essere orgoglioso di essere figlio di millenni di guerre e di violenze. Il
prodotto di una progenie capace di violentare, distruggere, umiliare i deboli,
i diversi, gli esseri viventi, la madre Terra.
Posso
mai essere orgoglioso di essere simile a chi ha inventato armi capaci di
distruggere forse anche l’ intero universo?
Di
chi sapendo d’essere, più o meno casualmente, ospite nell’ infinito si
rinchiude e difende rabbiosamente confini
sempre più stretti intorno a sé?
Di
chi ha inventato mille lingue per giudicare l’altro straniero e non parla e non
capisce l’unica lingua comprensibile a tutti, quella dell’anima?
E
come potrei essere orgoglioso, così simile come sono, a chi abbatte foreste,
devia fiumi, avvelena mari, intossica l’aria, scioglie i ghiacciai, umilia la vita in ogni sua forma.
Sentirsi
straniero nella propria pelle, quella è la drammatica sensazione con cui si è
costretti a convivere quando si è coscienti.
E
da straniero si cerca l’accettazione, si partecipa, si lotta, si sorride, ci si
abbraccia, ci si riconosce, ci si inca++za, si sceglie e si sbaglia.
Stay
human , ma a volte non basta
Sono
un uomo, non ne sono orgoglioso, ma non avevo scelta.
MIZIO
MIZIO
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