mercoledì
12 marzo 2014
La
legge regionale che attribuisce nuovi poteri a Roma Capitale cancellerà l'Ente
Roma Natura, affidando al Campidoglio la gestione di 14 riserve naturali
protette.
Le
associazioni e i comitati ambientalisti scrivono una lettera a Zingaretti
chiedendo di salvare l'ente. Il pericolo? Che senza regole, l'aspetto
urbanistico prevalga sulla tutela dell'ambiente.
Anche
il commissario straordinario Maurizio Gubbiotti, nominato lo scorso luglio,
auspica dalla Regione un ripensamento: "Abolire Roma Natura non è un segnale
positivo. Va rafforzata, non chiusa"
LA
LEGGE
-
Secondo la proposta di legge n. 25/2014, infatti, tutti parchi gestiti
dall'Ente Regionale Roma Natura, d'ora in poi saranno affidati Roma Capitale e
l'Ente, all'atto dell'approvazione della legge, dovrà essere considerato
estinto. Il Campidoglio si troverà quindi a gestire un patrimonio di oltre 16
mila ettari che comprende 9 Riserve Naturali Protette (fra cui la Marcigliana e
la vastissima Decima - Malafede), il parco regionale di Aguzzano e quello del
Pineto, 3 monumenti naturali (Mazzalupetto – Quarto degli Ebrei, Galeria Antica
e Parco della Cellulosa) e l'area marina protetta delle Secche di Tor Paterno.
Zone di grande pregio che però rischiano di rimanere in un vuoto amministrativo
che ne pregiudica l'esistenza.
LA
LETTERA DELLE ASSOCIAZIONI -
E'
questa infatti la maggiore preoccupazione di oltre 20 associazioni, fra cui
TerritorioRoma, Legambiente Lazio e Italia Nostra sezione romana, che dopo
essersi riunite lo scorso 5 marzo alla Casa del Parco di RomaNatura in via del
Casaletto 400, hanno scritto una lettera indirizzata al governatore Zingaretti
in cui chiedono alla Regione di fare dietrofront sul provvedimento. “Riteniamo
questa scelta sbagliata – si legge nella missiva - perché il mantenimento
dell'Ente e l'approvazione di tutti i piani di assetto è condizione
indispensabile per garantire una corretta gestione ambientale ed economica dei
parchi”.
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Roma Natura, esporrebbe le riserve naturali a un duplice rischio secondo Luigi
Tamborrino, presidente di TerritorioRoma. Da una parte si teme sull'effettiva
capacità di Roma Capitale di gestire in maniera adeguata un simile patrimonio
ambientale, come testimonia il caso della Riserva del Litorale Romano, dove,
nella parte di competenza capitolina, operano solo 7 addetti.
Desideriamo ringraziarla la continuità con cui segue la nostra iniziativa presso la Riserva di Decima. Complimenti per il suo blog, è davvero interessante.
RispondiEliminaCordiali saluti.
Michele
Grazie a voi per l'impegno con cui cercate di difendere la natura e la ragione. Io nella zona della Riserva, come già vi scrissi, ci sono nato e cresciuto e li ho amati come pochi altri posti. Era la mia Amazzonia, i nibbi bruni le mie aquile e i barbi che risalivano i fossi i miei salmoni. Buon lavoro a voi!
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