martedì 20 settembre 2011

APPARIZIONI, FANTASMI, ALIENI IN UNA PAROLA: MISTERO!




Per quanto abbiamo potuto sapere, fin dagli albori della nostra storia, il mistero ha avvolto, incuriosito e intimorito l’essere umano. Testimonianze scritte, leggende, testi sacri ci parlano di dei, ninfe, draghi, streghe, creature terrestri eppur estranee al nostro mondo, con il quale interferiscono per ammonire, punire o annunciare cambiamenti e avvenimenti. Nel grande buio che avvolgeva le coscienze e gli intelletti degli antichi abitatori rispetto a quello che rappresentava, e rappresenta ancora il Mistero per eccellenza, cioè la vita, facile gioco avevano quelle figure che rappresentavano in buona o cattiva fede, gli intermediari capaci di dialogare e interagire con questo universo celato ai più e che permetteva loro di esercitare un potere indiscusso. Ovviamente all’inizio le tematiche vertevano quasi esclusivamente su aspetti inerenti la semplice e dura vita del tempo, la caccia, la pioggia, i raccolti; pensate che potere avrebbe avuto colui che, dopo un lungo periodo di siccità, avesse chiamato la pioggia e questa fosse realmente caduta. Chiaramente il tutto veniva condito con simboli, linguaggi e formule segrete
Oggi sorridiamo di fronte a tutto ciò, forti delle conoscenze scientifiche, che progressivamente hanno dato risposte a tutte quelle domande cui allora non si sapeva rispondere, tutte o quasi, perché il grande mistero per definizione: la vita, rimane.
In genere oggi tendiamo, almeno pubblicamente, a non porci più la domanda, anzi con uno stile di vita sempre più dedito al soddisfacimento di bisogni non più primari, allontaniamo da noi qualsiasi turbamento rispetto la questione. Questo pubblicamente, perché nel proprio intimo, ognuno di noi prima o poi si è trovato o si troverà di fronte all’eterno interrogativo, chi sono, perché sono qui, dove sto andando?
Oggi gli intermediari rispetto a questi interrogativi sono i sacerdoti delle religioni organizzate che, hanno sostituito il vecchio sciamano o stregone e, anche loro autoreferenziandosi come gli unici
depositari del Verbo e della Verità. e gli unici a parlare nel nome e per conto  di Dio (il nostro ovviamente, che è quello vero), il tutto condito con liturgie e cerimonie che ne aumentano l’impatto visivo ed emozionale non disturbando più di tanto il potere (salvo poche e apprezzabili eccezioni), che, anzi, ne fa spesso religioni di stato, le uniche riconosciute ufficialmente ad avere spazi e finanziamenti per i propri uffici.
Ma questa è solo la patina più superficiale tesa a tranquillizzare le coscienze e a dare risposte, qualunque esse siano, ma sotto, in maniera meno visibile e più criptica, dal mistero arrivano continuamente sollecitazioni e indizi che ci stimolano a non accontentarci delle facili risposte o addirittura a fuggire da queste. Chi di noi non è mai stato protagonista almeno una volta, o non abbia avuto notizia da parte di persone degne di fede di avvenimenti strani, inquietanti e inspiegabili?
Molti di questi, sicuramente la maggioranza, trovano spiegazione in fatti di suggestione, casualità, imbroglio o altro, ma anche scremando al massimo ne rimarrebbe sempre qualcuno non spiegabile con le normali conoscenze.
Grazie ai progressi della scienza oggi sappiamo che l’universo che vediamo è solo una minuscola parte dell’universo non conosciuto e che la terra su cui viviamo è, paragonata a tutto ciò, come un granello di sabbia perso nell’immensità del deserto del Sahara. Pensare, quindi, che tutto ciò sia funzionale, come dicono le Religioni ufficiali, al diletto di un Dio che si diverte a premiare o a punire per l’eternità minuscoli esserini su quel famoso granello di sabbia, è sicuramente un’offesa per l’intelligenza d’ognuno di noi e per la stessa divinità. Sicuramente c’è dell’altro e gli avvenimenti di cui parlavamo sopra sono proprio la dimostrazione di ciò, sono i segnali che esistono altre realtà possibili e che il nostro compito non è quello di ignorarle o di accontentarci di spiegazioni superficiali. (“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza… D. Alighieri, Divina Commedia, Inferno canto XXVI, 116-120) 
Se è vero che in natura “nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”, non si vede per quale motivo ciò non debba valere anche per la parte più vera e nobile degli esseri viventi, quella sede di sentimenti, emozioni, ricordi, conoscenze che alcuni chiamano anima, inconscio, super Io, spirito e via discorrendo. Non è certo il nome a fare la differenza, se il sole lo avessimo chiamato palla non avrebbe cambiato di una virgola la sua essenza e le sue funzioni. Appurato quindi, secondo logica, che, qualcosa possa sopravvivere e trasformarsi anche dopo la nostra dipartita, si tratta di capire cosa sopravvive, dove è collocata e perché. Le risposte a tali interrogativi hanno tormentato per secoli gli esseri umani, e continueranno, probabilmente, a farlo per molto tempo ancora. Dalla nostra visione, forzatamente limitata alla nostra dimensione, potremo cogliere solo piccoli frammenti, che sono , poi, quelli necessari ad ognuno di noi proporzionalmente alla nostra capacità di comprensione e accettazione, Questi piccoli frammenti, sono appunto quei fenomeni, apparentemente inspiegabili, che accompagnano tutta la storia dell’umanità, e che si manifestano con apparizioni, visioni, premonizioni, presenze sempre sfuggenti e aliene. La loro funzione è proprio quella di stimolare la curiosità e la sete di conoscenza, non a caso, chiunque sia stato testimone di fatti del genere, tende a cambiare il proprio stile di vita e a sposare un atteggiamento più riflessivo, più attento al prossimo e meno legato a turbamenti puerili.
Già vedo e sento le obiezioni di chi vede in questo un estraniarsi dalle cose del mondo! Niente di più sbagliato, anzi una maggiore conoscenza e coscienza porta, inevitabilmente, ad una visione più ampia e meno legata a semplici schemi imposti. Porta a difendere l’ambiente, la qualità della vita di tutti gli esseri viventi, a combattere l’ingiustizia e il prepotere, il paradiso non ci attende post-mortem, ma si può e si deve cercare di costruirlo anche qui e adesso! Quell’atteggiamento è caratteristico delle religioni organizzate (quelle legate al potere) che rimandano ad altra dimensione qualsiasi questione legata alla giustizia sociale.
Inoltre, non si può negare che, anche la scienza, o una parte di essa, ormai ha accertato e accettato l’esistenza di dimensioni diverse dalla nostra (fisica quantistica).
In conclusione (di questo scritto, non certo dell’argomento) il mistero intorno a noi ci stimola continuamente a conoscere, ad essere protagonisti, a cambiare e a cercare risposte che saranno sempre individuali e legate alle proprie esperienze. Diffidate sempre e comunque di chi vuole spacciarvi verità preconfezionate, dei profeti di sventure o dei venditori di fumo e di promesse, ma non chiudiamoci mai di fronte a stimoli e segnali che ci arrivano sempre più spesso nelle forme più strane e inattese.La curiosità e la voglia di conoscenza sono l’essenza della vita, se non abbiamo queste, allora si, che ci si può considerare morti dentro.

MIZIO

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