martedì 14 luglio 2015

I PADRONI CI HANNO SEMPRE FREGATO!

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Il chimico studia la composizione della materia, il fisico studia i fenomeni naturali, il biologo studia ciò che riguarda la vita, insieme al geologo, botanico, allo zoologo. Questi sono tutti scienziati,cioè che studiano, ricercano attraverso metodi organizzati e rigorosi (scientifici) al fine di descrivere in modo oggettivo e verosimile la realtà e le leggi che la regolano. Tutti lavorano sull'esistente e su quello applicano leggi, formule e postulati atti a comprenderne il funzionamento.
Oltre queste c'è un'altra branca della conoscenza chiamata impropriamente scienza: l'economia.
L'economia si basa su dati non preesistenti ma indotti e promossi con l'intento di regolare e distribuire le risorse, siano esse materiali o finanziarie.
Ora se le leggi fisiche o chimiche sono immutabili e come tali da rispettare a prescindere, quelle dell'economia sono create ad arte in genere dai potenti di turno per loro interesse. Nel momento in cui sappiamo ed abbiamo coscienza che le risorse sul pianeta, sarebbero sufficienti a garantire il necessario alla totalità degli esseri umani, se usate in modo razionale e non finalizzate al consumo e al profitto, quale sarebbe il motivo per cui non si riesca o non si voglia applicare questo semplice assunto?
Qui entra in ballo la politica che scienza non è ma che dovrebbe rappresentare, in democrazia, i cittadini e stabilire le regole entro cui le famose risorse di cui sopra vadano a soddisfare il maggior numero di persone possibili. Soprattutto di quelli più poveri e fragili. Chiamatelo comunismo, socialismo, solidarismo, volemose bene, non è certo il nome a fare la differenza, ma questo dovrebbe essere il solo, unico, insostituibile compito della politica.
Laddove, come in questo periodo storico, ciò non si fa, anzi, si va in direzione contraria a tutte quelle leggi "naturali". Quelle stesse che dovrebbero essere alla base dell'esistenza umana, privilegiando una "psudoscienza" come l'economia. Riconoscendo a quest'ultima un primato innaturale, si condanna alla povertà e alla fame gran parte dell'umanità.
Tutto troppo semplice? Conosco le perplessità e i facili appunti a tali banali considerazioni. Lo so, siamo abituati a confrontarci con sistemi, teorie, problematiche artatamente rese complesse ( ricordate l'Azzeccagarbugli di manzoniana memoria?).
Però invito comunque tutti a rifletterci un attimo su. Ci si renderà conto che non è poi così difficile sganciarsi dai pregiudizi, dai condizionamenti e dalle interessate narrazioni. Superato questo scalino, più apparente che reale, si vedrà che tutto si può leggere con una luce diversa. Rendendo il tutto decisamente più chiaro.
Diversi anni fa lessi una frase in un documento elaborati da giovanissimi figli di sottoproletari di una borgata romana il cui incipit era: " I padroni ci hanno sempre fregato":
Nella sua semplice esposizione era racchiusa una grande verità.
Ad maiora

MIZIO

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