lunedì 9 gennaio 2012

CORTINA DI FUMO



UNA CORTINA DI FUMO

Se c’è una cosa che in Italia sappiamo fare bene è il distogliere l’attenzione dai problemi reali, per concentrarci su aspetti secondari di contorno assolutamente ininfluenti. Pensiamo a quanto tempo è stato perso a discutere  del problema delle intercettazioni, anziché porre l’accento sui reati o sui comportamenti illegali che emergevano da esse. Da parte dei cosiddetti “intoccabili” fu tutto un argomentare in punta di diritto, di privacy, di vite private violate (le loro, ovviamente), facendo passare in secondo piano l’emergere di reati civili e penali o, anche semplicemente aspetti d’immoralità che, chi ha responsabilità di governo, non potrebbe e non dovrebbe permettersi.
Sta succedendo anche oggi per il blitz che, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, hanno effettuato il 30 dicembre scorso, in quel di Cortina, nota meta vacanziera invernale dei dopolavoristi
del gruppo FIAT. Ordunque si è accertato, come abbiamo letto, che, sia alcuni degli esercenti del luogo sia alcuni dei suddetti vacanzieri, omettevano di dichiarare al fisco (cioè a tutti noi) i loro reali introiti, al fine di non pagare le tasse dovute. Tasse che a noi lavoratori dipendenti e pensionati il caro Prof. Monti ha ulteriormente inasprito con l’ultima sanguinosa manovra. Hip hip urrah verrebbe da dire,finalmente vengono colpiti anche loro, e invece no! Il problema che è stato dibattuto, ben più a lungo e approfonditamente del dato in sé, è il danno d’immagine della meravigliosa località e la paura che i dopolavoristi in Ferrari, possano nei prossimi anni cambiare location dove andare a far sfoggio della propria sfarzosa impudenza.
Però, visto che, alcuni esercenti nelle loro dichiarazioni dei redditi, mostravano redditi ridicoli o addirittura in perdita, non dovrebbe rappresentare un gran danno per l’economia locale il non ritorno di quel tipo di turismo, guadagnerebbero sicuramente di più stipulando convenzioni con parrocchie, associazioni e gruppi vari con pranzi e soggiorni a prezzo fisso. L’altro aspetto molto dibattuto è stata l’accusa, e con questo posso essere d’accordo, che sia stata un’operazione fatta soprattutto a fini mediatici, per rabbonire le masse torchiate dal Prof. Monti, ma ciò non toglie il valore di ciò che è comunque emerso. C’è un Italia che gozzoviglia, ruba e balla  a spese della maggioranza che si trova a fare i conti con una situazione sempre più drammatica. Per noi comuni mortali, questa non è certamente una notizia, lo sapevamo già tutti, compresi i nostri rappresentanti, che c’è una moltitudine di parassiti sociali; il problema è che, per troppo tempo questi sono stati tollerati o, addirittura, incentivati nei loro comportamenti, e avevano (e hanno ancora) spesso, una comunanza d’interessi con chi, invece, dovrebbe essere il loro naturale censore. Infine non poteva mancare la, ormai consueta filippica idiota della Lega, che, ovviamente, contesta la natura razzista e penalizzante per il Nord, di tale operazione effettuata nel periodo di maggior affluenza turistica, invitando a far altrettanto con le località del Sud. (immaginate il successo di un blitz analogo a Capri a Gennaio! Bah!).
Naturalmente tutti dai rappresentanti locali , a quelli dei commercianti, ai politici nazionali, alla fine dei loro interventi censori si dichiaravano, comunque, d’accordo con i controlli e la lotta all’evasione….purchè non riguardi loro e i loro protetti. 
La cortina di fumo è sempre più presente e sempre più fitta.

MIZIO

Nessun commento:

Posta un commento