sabato 14 gennaio 2012

GOVERNO: TASSISTI E ART.18 PER ME PARI SON!


Sorpresa: tra quelli che voi ritenete privilegi assurdi di caste protette sono inclusi anche i vostri diritti. Sono lacci all'economia, alla "crescita", e quindi vanno aboliti il prima possibile. Ancora in guerra tra poveri? 

E' buffo che nuove norme sull'art.18, che tolgono diritti storici ai lavoratori dipendenti, siano state inserite all'interno del decreto "liberalizzazioni".
Non c'è differenza, agli occhi del legislatore, tra le norme che tutelano il tassista e il farmacista e quelle che tutelano l'impiegato. Buffo, e anche molto indicativo della visione del governo: tra quelli che voi ritenete privilegi assurdi di caste protette sono inclusi anche i vostri diritti. Sono lacci all'economia, alla "crescita", e quindi vanno aboliti il prima possibile.

Non so se è chiaro, e quindi mi ripeto: "liberalizzare" significa in questa neolingua "impoverire". Impoverire il tassista che finirà sotto padrone a 700 euro al mese, così come l'impiegato che accetterà trattamenti peggiori per tema di essere licenziato. Fa tutto parte del dogma imperante secondo cui siamo tutti, quando va bene, meri mezzi di produzione su cui risparmiare, e quando va male inutili bocche da scartare.
Ma i giornali distinguono. Oggi la protesta dei tassisti è su tutte le prime pagine costellata di sostantivi quali "disagi", "caos", "rivolta selvaggia". Mentre ci incoraggiano ad indignarci contro la sfacciataggine tassinara, dell'articolo 18 si parla in fondo a destra in poche righe. Nessuno nota che si tratta in sostanza della stessa cosa: attacco a diritti acquisiti di lavoratori. Quando saranno i salariati a scendere in piazza, tutti si stracceranno le vesti e nessuno parlerà di "rivolta selvaggia". Ma la sorte finale sarà la stessa. In fin dei conti, anche in Grecia è cominciata con la liberalizzazione dei taxi e gli scioperi selvaggi, il che non depone a favore.
C'è un vecchio post di Crisis che vi invito a rileggere. Parla di rivoluzione, e titolava "invidia crepa"Cosa c'entra l'invidia con la rivoluzione? C'entra moltissimo. Diceva tra l'altro così:
Gli impiegati odiano commercianti ed artigiani, "tutti ladri ed evasori", e vogliono vederli in galera; i lavoratori autonomi odiano gli impiegati statali "tutti fannulloni e rubastipendio", e vogliono vederli in mezzo alla strada; i precari odiano i dipendenti, "tutti raccomandati col culo al caldo", e vogliono vederli a spasso; i disoccupati odiano gli extracomunitari "che vengono a rubarci il pane" e vogliono vederli sul barcone di ritorno; i giovani odiano i pensionati "lavoriamo per ingrassare i vecchi che se la godono" e vogliono vederli tutti con la pensione sociale; i pensionati odiano i giovani "che vogliono la pappa scodellata senza far nulla" e vorrebbero vederli con la vanga in mano; i genitori odiano gli insegnanti "li paghiamo per andare in vacanza" e li vorrebbero tutti precari; gli stagisti odiano gli scioperanti "eh, se lo possono permettere, hanno il posto fisso!" e vorrebbero vederli tutti licenziati; e così via all'infinito.
ps:La cosa DRAMMATICA è la totale mancanza d'informazione i principali partiti sostengono Monti, di conseguenza anche i mass media (controllati dai partiti) non informano i cittadini come DOVREBBERO.
I sindacati sono latitanti, si lamentano in modo flebile, di facciata, senza "mordere", senza assumere iniziative incisive. Il governo Monti ha ELIMINATO la "pensione agevolata" per chi si ammala a causa del proprio lavoro: la cosiddetta "causa di servizio"  in condizioni normali, se il governo avesse fatto una cosa del genere l'opposizione avrebbe gridato allo scandalo: INVECE LA MAGGIORANZA DEI CITTADINI NON NE SONO A CONOSCENZA!



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