domenica 8 aprile 2012

MA DIO SA CHE SEI COMUNISTA?



Qualcuno si stupisce vedendo riportate in questo blog posizioni politiche non certo neutrali e, nel contempo, testimonianze e opinioni che possiamo definire di ricerca spirituale,  trovando in ciò una contraddizione vedendo le due cose nettamente separate e non conciliabili.
Secondo me, e secondo molti altri, sono semplicemente due facce dello stesso aspetto. Di quel  dodecaedro che è la vita che nessuno è ancora mai riuscito a decodificare e a spiegare totalmente.
Tutti quanti ne prendiamo atto, e non potendone  farne certo a meno, a seconda delle nostre inclinazioni naturali, cerchiamo di adattarla (la vita) a quelle che sono le circostanze famigliari, sociali, ambientali del posto dove ci siamo trovati a vivere.
Alcuni si trovano ad avere condizioni estremamente difficili e precarie, e sono costretti a una vita di pura esperienza materiale, impegnando la totalità del proprio tempo nella ricerca dei mezzi necessari alla mera sopravvivenza. Altri più fortunati, si trovano inseriti in società in cui, il problema della sussistenza è in gran parte appagato, ed è , quindi possibile, dedicarsi , anche all’istruzione, alla riflessione, alla condivisione non solo di esperienze legate alla materia , ma anche all’analisi dell’ambiente sociale in cui si vive  e all’astrazione in cerca di risposte alle eterne domande dell’essere umano.
Fortunatamente, questa è stata ed è la situazione in cui mi sono trovato ad espletare la mia esperienza su questo pianeta, e grazie anche agli stimoli ricevuti in famiglia (di modeste origini ma di idee chiare) e dall’ambiente circostante ho sviluppato una notevole curiosità per tutto ciò che mi circondava, a cominciare dalle cose più vicine e stimolanti per un ragazzo: animali, piante, letture , fumetti. Crescendo e grazie a nuovi straordinari personaggi incontrati, non so quanto per caso, la mia naturale propensione alla conoscenza si allargava al sociale, cominciando a capire e conoscere le differenze di classe, le ingiustizie, e a dargli una dimensionalità storica e politica. Ritrovandomi così, fin dalla più tenera età schierato politicamente dalla parte dei più poveri e deboli (di cui, del resto, anch’io facevo parte)e  quindi a sinistra.
Contemporaneamente accanto alle lotte e all’indignazione per le ingiustizie sociali, nel mio animo si facevano strada altri interrogativi e riguardavano la vita in quanto tale, l’origine, le finalità, l’infinito.
Se per schierarmi politicamente non ci volle molto tempo per capire da che parte stare, per  quell’altro aspetto la strada e la ricerca fu molto più lunga e complessa, passando inizialmente per il rifiuto istintivo delle verità e dei dogmi della chiesa che più che consolarmi mi procuravano  stati ansiosi e di paura.
Nessun Dio può usare la paura per affermare la propria esistenza e nessun comandamento o precetto può accontentare un’anima affamata di conoscenza e verità.
Per lunghi anni ho accantonato il problema, non definendomi mai però,  né ateo nè credente, essendo entrambi professioni di fede che non mi sentivo di abbracciare e sono rimasto in posizione di attesa continuando la mia vita normalmente sia nel privato che nel sociale. All’improvviso e senza grandi motivazioni, se non quella di appagare la sete insaziabile di conoscenza, altri straordinari personaggi si affacciavano nella mia vita (quando l'allievo è pronto il Maestro arriva) e, quasi prendendomi per mano, mi hanno iniziato al cammino più complicato, ma più affascinante, della scoperta di se stessi  che continua tuttora, potendo contare in questa materia su  traguardi sempre parziali che possono essere continuamente rimessi in discussione e superati da altre verità che potrebbero arrivare quando si è pronti a  riconoscerle come tali e a farle proprie.
Tutto questo non ha smorzato e non ha reso meno importante l’impegno sociale e politico anzi lo ha arricchito di nuovi significati e motivazioni, perché se è vero (almeno per me) che la vita terrena è una delle tante esperienze che saremo chiamati a vivere, nondimeno riveste nel relativo, un’importanza assoluta ed è preciso dovere e impegno di tutti migliorare l’ambiente in cui si vive e stare comunque e sempre dalla parte dei più deboli, convinto come sono che possiamo e dobbiamo costruire il nostro Eden anche qui e adesso!
La vita sulla Terra potrà anche essere una recita, ma tutti dobbiamo interpretare al meglio il nostro ruolo e ognuno si deve scegliere il palcoscenico più adatto. Io l’ho fatto scegliendo di migliorare me stesso con la conoscenza e schierandomi dalla parte della giustizia e della libertà!
Ovviamente in tutto questo credo sia apparso chiaro che la Chiesa o ogni altra religione organizzata non hanno e non hanno avuto alcun ruolo nelle mie scelte, non ritenendo che ci debba o ci possa essere alcun uomo o organizzazione che possa ergersi a rappresentante o mediatore divino. Anzi, se un ruolo la Chiesa lo ha avuto, è stato quello di allontanarmi da sè con i suoi comportamenti ambigui, sempre attenta ai potenti, con la sua storia di sopraffazioni e violenze e per la innata propensione al controllo delle coscienze. Facendo finta di ignorare che lo spirito e, con esso, l'uomo, nasce libero e libero deve ritornare ad essere!

MIZIO

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