martedì 24 aprile 2012

TOGLIETEVI LA MAGLIA E VERGOGNATEVI!



Genova, domenica 22 Aprile u.s.ore 16.15, un centinaio di scalmanati, delusi più che infuriati, dalla prestazione della propria squadra del cuore (Genoa), interrompe la partita e pretende dai giocatori che si tolgano la maglia per manifesta indegnità.
Ovviamente è diventata la notizia del giorno, più delle manovre del governo, più dei suicidi per disperazione (ma già che sciocco, sono ancora meno di quelli della Grecia), più dell'aumento inarrestabile del prezzo della benzina che fa il paio con l'altrettanto inarrestabile protervia e faccia tosta di Monti, Fornero & c.
Ovviamente i commenti dei critici e benpensanti sono stati tutti improntati alla condanna della rabbia stupida e  becera ma, soprattutto, del fatto che fosse stato violato uno spazio occupato normalmente dal "fair play" di società corrotte che comprano,vendono partite e campionati; di manager e procuratori che riscrivono la storia dello sport acquistando schede telefoniche estere (nella migliore tradizione italica) manovrando e corrompendo giornalisti, arbitri ecc. Ecco che, improvvisamente, in questo mondo sporco, corrotto, vivo solo grazie ai contributi delle pay tv che gestiscono e dispongono della gallina dalle uova, ormai non più d'oro, come a loro più conviene, irrompe un elemento nuovo quasi  estraneo, le cui ragioni e motivazioni sono sempre più ignorate e calpestate: il tifoso, lo spettatore non passivo.
Tutto ciò non può che riportarmi  all'immagine dell'intero paese, enorme stadio in cui per decenni si sono giocati campionati truccati, falsati da corruzione e ruberie, in cui i già potenti hanno intrigato e messo in in piedi  teatrini di false promesse e altrettanto false opposizioni ad uso e consumo del popolo beota.
Contando sull'allontanamento per sfinimento o schifo della parte più viva e reattiva dello stadio, e dell' anestetica ipnosi collettiva promossa dai media, i protagonisti si sono fatti sempre più sfrontati e irrispettosi del loro ruolo e del paese. Abbiamo assistito ad anni  di ruberie, corruzioni, politiche disinvolte e allegre, propugnando il sogno  del nuovo miracolo italiano fatto di "burlesque",bunga bunga , di problemi giudiziari dei protagonisti e deliri di riti celtico/pagani in cui, le acque del dio Eridano, sono servite a far crescere avannotti di trota padana. All'alba svaniscono i sogni, e così anche per gli anestetizzati cittadini italiani si materializzano incubi sotto forma di governo tecnico ben più attrezzato e motivato per concludere l'opera di restauro cominciata decenni fa a carico dei lavoratori, riportati in pochi mesi alla situazione di inizio '900, in termini di diritti e partecipazione.
Gli spettatori di questo stadio immaginario in cui si gioca una partita epocale devono capire che bisogna alzarsi dal divano di fronte allo schermo e partecipare attivamente  all'evento e, se necessario, entrare in campo ad interrompere lo scempio di una competizione falsata dalla protervia dei protagonisti, dalle regole che cambiano ad uso e consumo del più forte, dal non rispetto degli spettatori paganti.
Si chieda loro di togliersi la maglia e riconsegnarla, non ne sono degni!


p.s. per il ministro Fornero l'eventuale richiesta va fatta con modi particolarmente garbati e delicati, altrimenti, a suo dire, perde la serenità, ed è capace di rimettersi a piangere!

MIZIO


  

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