Le
fonti della notizia e il problema di fondo.
Iniziamo
col dire che l’idea di un blackout prossimo venturo non è un’idea mia o una
teoria, ma una notizia ormai ufficiale che può essere tratta da diverse fonti.
Anzitutto
la notizia parte dalla Nasa, che ha annunciato ormai da qualche anno il
pericolo di una tempesta solare, che potrebbe bruciare tutti i generatori di
corrente elettrica alternata. Una tempesta solare già ci fu nel 1859; le linee
elettriche si interruppero per ore, e alle due di notte i testimoni dell’epoca
raccontano che ci fu un chiarore come se fosse mezzogiorno; a quell’epoca però
l’umanità non dipendeva come oggi dall’elettricità e quindi i danni furono
quasi nulli. Attualmente invece un’ipotesi del genere significa una vera
catastrofe; impossibilità di rifornirsi di benzina, impossibilità di scambiare
merci con denaro per via del blocco di carte di credito, bancomat e altro,
impossibilità di accedere ai conti correnti anche recandosi nella sede della
banca, dato che oggi è tutto elettronico e automatizzato, impossibilità di
reperire cibo nelle grandi città, blocco del traffico e delle
telecomunicazioni.
La
notizia è stata ripresa anche dai principali quotidiani, da Repubblica a Il
Sole 24 ore, fino ai settimanali pseudo-scientifici come Focus.
Un
esempio a questo link:
http://www.repubblica.it/tecnologia/2009/05/10/news/2012_allarme_nasa_black_out_sulla_terra-1823508/
Abbiamo
poi un rapporto ufficiale dell’UE che sostanzialmente dice le stesse cose. E’
probabile per fine anno che una tempesta solare possa bloccare l’elettricità in
tutto il mondo provocando un blackout globale. Questo il link dove è possibile
prendere visione del documento:
http://ipsc.jrc.ec.europa.eu/fileadmin/repository/sta/docs/SWAD_OUTCOME_EUR.pdf
Le
mie ricerche in proposito.
Voglio
allora raccontare come sono arrivato ad avere la notizia del blackout e come mi
sono convinto che la notizia sia più che plausibile.
Appresi
la notizia l’anno scorso da un amico di Solange che, anni fa, aveva lavorato
nei corpi speciali e nei servizi segreti. Non so bene come ebbe la notizia, ma
so che è una persona della cui serietà mi fido ciecamente. Non mi fido invece
assolutamente delle fonti da cui lui possa prendere le notizie, ritenendolo in
questo senso una persona manipolata e manipolabile, e soprattutto non mi fido
delle notizie che pervengono a noi (me e Solange) dato che spesso ho notato una
tendenza a fornirci notizie false o depistanti da ambienti diversi, che hanno
il solo scopo di farci perdere tempo, energie, e spesso credibilità, andando
appresso a notizie assolutamente fasulle.
La
prima cosa che feci fu quindi riflettere sulla possibilità che una notizia del
genere fosse vera o meno, e se fosse plausibile che, nei piani dell’élite
economico-finzianziaria che ci governa, un simile progetto possa essere
funzionale ai piani perseguiti dalla sinarchia.
In
effetti, pensai che una catastrofe del genere sarebbe perfetta per creare una
situazione di emergenza che poi giustificherebbe leggi eccezionali di tipo
restrittivo e la militarizzazione dei territori. Ora, dal momento che questo
non farebbe che accelerare dei processi naturali che sono già instaurati, come
la crisi finanziaria, le guerre inutili che ci sono quasi in ogni parte del
pianeta, e la sistematica politica di distruzione delle culture cosiddette
primitive, nonché le culture orientali e islamiche, in effetti mi parve che un
blackout globale possa essere solo un modo per accelerare i processi di
distruzione in atto ovunque.
Agli
eunuchi psichici che leggendo questa affermazione rideranno dandomi del pazzo
visionario, ricordo che un’élite che ha il coraggio di scatenare guerre in
suolo islamico facendo un milione e mezzo di morti in Iraq, centinaia di
migliaia in Afghanistan, che ha la faccia tosta di invadere la Libia
raccontandoci la favoletta che lo fa per portare la democrazia, o per
proteggere la cittadinanza civile dalle prepotenze di Gheddafi, può avere anche
la faccia tosta di provocare un blackout globale attribuendo la colpa ad una
tempesta solare.
In
fondo, si tratterebbe di un altro 11 settembre, con la sola differenza che i
morti sarebbero qualche milione in più.
Queste
riflessioni le condividevo un giorno con un mio amico, Valerio, una persona
intelligente ed appassionato di ogni genere di motori; nella sua vita ha
lavorato anche ai gruppi elettrogeni svolgendo non ricordo quale mansione alla
centrale di Montalto di Castro quando fu riconvertita da centrale nucleare in
centrale termoelettrica.
Mi
raccontò Valerio che il giorno del blackout generale che avvenne in Italia
nell’estate del 2003 (quando la corrente andò via in alcune zone per oltre
dodici ore), dopo qualche ora ebbe l’intuizione di prendere l’auto e fare un
giro alla centrale di Montalto. Avendoci lavorato, Valerio sapeva che questa
era predisposta per essere autosufficiente in caso di sospensione dell’energia
elettrica per cause esterne. Quando vide che anche la centrale era spenta, capì
che quell’evento era stato programmato dolosamente.
La
TV e i giornali dettero ufficialmente la notizia della causa raccontando la
favoletta di un albero che accidentalmente si era abbattuto su un cavo della
corrente elettrica che trasportava energia dalla Svizzera all’Italia.
Dopo
il racconto di Valerio, andai allora a reperire il rapporto stilato dalla
commissione di esperti nominata dal governo in quel frangente per individuare
le cause del disastro.
Il
responso della commissione fu abbastanza confuso e individuò tutta una serie di
possibili cause, ma concludendo anche che non era stato possibile effettuare
altre indagini su alcuni aspetti di rilievo per i quali si richiedevano
ulteriori approfondimenti.
Una
cosa poi che mi ha colpito è che la storia del black out torna nelle previsioni
di diversi personaggi. Da Padre Pio, che previde “tre giorni di buio per
l’umanità”, alla Madonna di Medjugorje, a Paramahansa Yogananda, tutti
prevedono per questo periodo una catastrofe, e in qualche caso (sto parlando di
Swami Kryiananda, allievo di Yogananda) si è arrivati a indicare con esattezza
“tre settimane di blackout totale”.
A
queste riflessioni è seguita l’osservazione di diversi blackout in varie parti
del mondo: California (5 milioni di persone al buoio nella città di Los
Angeles, durato un intera giornata), India (due giorni di buio per 600.000
persone a fine luglio), Belgio (a settembre del 2011, un evento che ha bloccato
anche i lavori del parlamento europeo che ha sede a Bruxelles).
Quello che mi ha sorpreso, in questi casi, è
la spiegazione ufficiale data dai media: un errore umano, si è detto per il
caso californiano e belga, senza spiegare di quale errore si trattasse.
Altra
cosa che poi mi ha stupito, in questi anni, è vedere persone della più diversa
estrazione culturale e sociale, pur senza avere le notizie e le fonti che ho
io, dare per scontata un imminente catastrofe.
Un
mio amico contadino, Moreno, mi disse tranquillamente che sì, lui da anni si
aspetta una catastrofe, intuendola dai provvedimenti deliranti dell’UE in
materia di agricoltura (in effetti l’UE ha effettuato una politica il cui unico
fine, evidentissimo, era sfasciare l’agrocioltura e far abbandonare i campi ai
contadini; pensiamo al provvedimento che chi lascia i campi incolti, alle quote
latte, alla brevettazione dei semi, all’imposizione obbligatoria in tutto il
mondo, da parecchi anni, di solo granoturco OGM rendendo antieconomico per gli
agricoltori coltivare grano di buona qualità, ecc.). "Non c’è altra
ragione per questi provvedimenti, se non il voler creare un giorno una situazione
in cui la gente rimarrà senza prodotti della terra". Per questo motivo non
ha venduto la terra che ha, pur essendo di fatto antieconomica.
Un
imprenditore che conosco, proprietario di alcuni supermercati, mi ha detto che
ha stivato in casa centinaia di litri di acqua, perchè sa per certo che stanno
per chiudere molti supermercati; il che, in alcune zone di città industriali,
provocherà il caos, perchè esistono interi quartieri di città come Milano in
cui non esiste più un solo negozio di alimentari.
Conclusioni.
Il blackout ci sarà o no?
A
questo punto rispondo alle due domande che mi fanno ogni giorno regolarmente su
facebook o sulla posta elettronica.
Il
blackout ci sarà o no? Non lo so e non sono in grado di prevederlo. Pur
sperando di no, credo che difficilmente l’élite al potere potrà resistere ad
un’occasione così ghiotta, come fare milioni di morti in pochi giorni e in
tutte le parti del mondo, per accelerare il processo di crisi che porterà ad
una sorta di dittatura globale e centralizzata. E’ pur vero che la situazione
economica e finanziaria è talmente disastrosa che anche senza blackout potranno
provocarsi lo stesso le conseguenze catastrofiche di una sospensione della
corrente elettrica; se chiudessero le banche (quasi tutte prossime alla
bancarotta) e i supermercati (la maggior parte dei quali è sull’orlo del
fallimento, e grazie agli ultimi demenziali provvedimenti del governo Monti il
loro fallimento si sta avvicinando a passi da gigante), il risultato sarà lo
stesso: impossibilità di comprare beni di prima necessità e caos sociale.
In
altre parole, non so se ci sarà un blackout o no, ma comunque presto verrà
creata una situazione sociale molto simile, con la chiusura di banche e
supermercati, gente alla fame e conflitti sociali violenti. L’importante, per
chi comanda, è il fine. Il mezzo, in fondo, conta poco, e se con i recenti
provvedimenti del governo Monti, almeno in Italia, si riuscirà a raggiungere
l’agognato risultato di portare al caos l’economia, in fondo potrebbero anche rinunciare
al blackout. All’estero ovviamente creeranno situazioni analoghe.
Quanto
durerà? Non sapendo se e quando ci sarà non posso neanche sapere, ovviamente,
la sua durata. Tuttavia non mi trovano d’accordo le pessimistiche previsione di
alcuni che parlano di decenni di buio (come fa ad esempio il telefilm che è
uscito di recente in America).
Penso
infatti che ridurre il mondo ad un deserto dove regna l’anarchia, non sia il
fine degli attuali governanti, i quali hanno bisogno del consenso popolare, di
masse adoranti che li odiano ma che poi si prostrano ai loro piedi. Credo
quindi che il blackout – se ci sarà – durerà qualche giorno, forse le tre
settimane di cui parla Kryiananda, giusto il tempo di portare il caos, affinché
la sinarchia possa riportare poi l’ordine.
Ordo
ab chao, è uno dei motti della massoneria. E l’ordine sarà quel Novus ordo
seclorum (Nuovo ordine mondiale) che è stampato anche nelle monete da un
dollaro americane.
E
la crisi, in fondo, la dobbiamo proprio a quel dollaro americano, cui ci siamo
legati indissolubilmente a partire dagli accordi di Bretton Woods del 1944.
Era
tutto scritto già nelle banconote. Bastava solo domandarsi il significato di
quella frase; cosa che, credo, non ha mai fatto nessun cittadino europeo ma
anche americano.
Conclusioni.
Speriamo che l’evento non si verifichi, ma nel frattempo prepariamoci al
peggio, facendo scorte di viveri e acqua, cercando per quanto possibile di
vivere in campagna e di attrezzarci a vivere in modo autosufficiente e
naturale, e preparandoci a cambiare tutti i parametri su cui eravamo soliti
basare la nostra comoda vita.
Non
necessariamente per stare peggio. Anzi...
Poscritto.
Finisco
riportando la frase di un ufologo e studioso italiano, Roberto Pinotti. La
riporto perché è di uno studioso su posizioni completamente opposte alla mia.
Io sono un complottista spinto, lui è un anticomplottista e sminuisce la
maggior parte dei fenomeni, compresi quelli ufologici, in forte contrasto con
Corrado Malanga e Maurizio Baiata di cui io, invece, condivido le posizioni.
Questo
è quello che scrive sulla sua bacheca facebook:
Vedo
che, nel mio intervento precedente, da molti non sono stato capito. Purtroppo
molta gente non legge i commenti e quindi mi è sempre più difficile comunicare
poiché sicuramente verrò frainteso. Sarò quindi ancora più esplicito e schietto
come mi sollecitava qualcuno, senza fare altri giri di parole. Io per mia
natura non sono un cospirazionista; vi invito però a non farvi cogliere
impreparati da qualsiasi evento possa accadere indipendentemente da chi o cosa
lo faccia accadere: guerre, crisi, carestie, tempeste solari sono solo alcuni
degli scenari possibili. Pensate a voi, ai vostri cari, alla vostra conoscenza,
alla vostra cultura. Difendeteli e attingete forza da essa ! Alcuni eventi,
secondo me, gravi, ci saranno e non saranno contenibili. Ritengo che chi non
sarà preparato verrà lasciato indietro e quindi questi eventi saranno positivi
poiché indurranno un cambio generazionale e provocheranno una diffusa
consapevolezza che il sistema attuale non è quello corretto. Signori,
consentitemi una battuta: siamo a scadenza, come le mozzarelle !
Signori,
forse non riesco a spiegarmi. Ricordatevi che prima di essere un ufologo sono
un sociologo. Non pensate a invasioni aliene; i problemi sul tappeto sono molto
ben terrestri. Quando vi esorto a prepararvi vi invito a fare soprattutto uno
sforzo mentale. Non e' affatto certo che un domani avremo uno stato sociale
come quello attuale. Prepararsi vuol dire non dare nulla per scontato e capire
prima di tutto questa cosa: il mondo puo' cambiare. P.Franceschetti
http://paolofranceschetti.blogspot.it/
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