martedì 23 agosto 2011

OH QUANTE BELLE PROPOSTE MADAMA DORE'....



Nell'annuale meeting di Rimini dei giovani di Cl, diventato, ormai come il ballo delle debuttanti per i politici e i potenti d'Italia, intorno all'intervento del Capo dello Stato, si stringevano non solo e  non soprattutto i giovani cattolici di CL, ma una ben nutrita pattuglia di personaggi che ben rappresentano l'attuale livello di dirigenza e di intellighenzia del nostro paese. Volendo con la loro presenza omaggiare il solitamente silente capo, ma anche evitare il rischio di essere tagliati fuori dai giochi che contano, nel critico momento che attraversa l'Italia, e proponendosi, alla gestione della crisi epocale, essendo tutti loro assolutamente avulsi, finora, dal potere, e senza responsabilità alcuna nell'attuale difficile momento. Ma vediamo chi sono lor signori:
Corrado Passera (consigliere delegato di Banca Intesa S.Paolo e di numerose altre cariche all'interno dell'ABI),Fulvio Conti (Amm.re Del. di ENEL), Mauro Moretti (A.D. del gruppo F.S.), Anna Maria Bernini (neo ministro delle Politiche Comunitarie),Maurizio Lupi (esponente di spicco del PDL), Enrico Letta (esponente di spicco del PD)e ... dulcis in fundo Sergio Marchionne  (AD  di Fiat e noto affossatore dei diritti dei lavoratori.)
Tutti intorno al capezzale Italia rappresentato dal Capo dello Stato, e tutti contriti e altrettanto preoccupati per le dolorose ma, inevitabili scelte, che si dovranno prendere, possibilmente in maniera bipartisan.
Contemporaneamente (sarà un caso?), un altro illustre e autorevole personaggio , l'ineffabile Luca Cordero di Montezemolo, anche lui, ovviamente vergine dal punto di vista delle responsabilità, essendo stato "solamente" AD della FIAT, che ha usufruito di ingenti aiuti da parte dello stato in modo diretto e indiretto, ha presentato al mondo la sua rivoluzionaria ricetta per uscire dalla crisi. Semplificando si può sintetizzare così: Privatizzazione e dismissione di quel poco che è rimasto pubblico (RAI, Poste, Ferrovie e servizi pubblici in genere), e questa, ne converrete, è già una novità in assoluto!
Poi, continuando, rendendosi conto che questo non sarebbe sufficiente, allora bisognerà, inevitabilmente chiedere sacrifici ai cittadini (e questa pure altra novità rivoluzionaria), cominciando con l'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni con l'abolizione di quelle d'anzianità e la parificazione uomini - donne.(e qui Luca ci stupisce! Finora non ci aveva pensato nessuno!).
Tra le altre chicche si dichiara contrario alla ritassazione dei capitali rientrati dall'estero con lo scudo fiscale  (evasori che hanno pagato una ridicola penale del 5%), perchè i patti sottoscritti con leggi si devono rispettare (esclusi, ovviamente quelli sottoscritti con i lavoratori, che si possono stracciare quando si vuole).
Ma fino a quando si permetterà a questa gente di pontificare e decidere della vita di milioni di persone, in questi autorevoli e ormai quasi mondani, incontri, dove sono i cittadini, i lavoratori, le donne, i giovani, i precari,  tutti quelli a cui con i loro giochi e vigliaccherie stanno togliendo il presente e bruciando il futuro.
Perchè non si sentono mai proposte serie e coraggiose a favore delle persone e non dei poteri?
una più equa distribuzione della ricchezza prodotta non solo è necessaria, ma possibile,( di ricchezza ce n'è in giro molta, checchè se ne dica); leggi che frenino il devastante liberismo economico e lo strapotere finanziario, primi responsabili della "crisi" attuale , che rischia di diventare, se non si cambia, strutturale;
repulisti generale di tutti quelli che, in modo o nell'altro hanno avuto ruoli di responsabilità, e che hanno fallito, basta con i riciclati che si presentano a stagioni alterne in un ruolo o in un altro;
dimezzamento generale dei costi della politica, a cominciare dagli stipendi e dai privilegi di lor signori, e non, come stanno facendo con l'eliminazione  dei piccoli comuni e di poche provincie a scopo propagandistico;
Un discorso a parte merita il Sindacato negli ultimi anni sempre più pompiere e gran cerimoniere nella sottoscrizione di accordi che hanno di fatto abolito le conquiste dei decenni precedenti, bruciandosi, così, gran parte della propria credibilità e che va ,quindi, rifondato dal basso. Il sindacato deve ritornare ad essere colui che difende, propone e lotta per i diritti e per la dignità di chi lavora, non basta più, neanche l'indignazione è ora di cambiare persone e cose.
Infine, invito sempre a seguire le vicende dell'Islanda che,ovviamente ci vengono tenute nascoste, per scoprire che, uscire dal ricatto economico-bancario si può e si deve,ma dobbiamo essere noi i protagonisti e saper scegliere rappresentati migliori di questi che abbiamo avuto.

MIZIO

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