mercoledì 28 dicembre 2011

MIRACOLO A CIVITELLA ALFEDENA




Anche il buon Dio, o, meglio, il suo figliuolo fattosi uomo, Gesù Bambino - visto che siamo in pre-vigilia di Natale - ha ritenuto di dire la sua sul problema dell’Orso bruno marsicano.  Evidentemente si è accorto anche lui, padre di tutte le creature della Terra, che ci voleva un intervento autoritario, un messaggio forte e, perché no, divino, per smuovere i responsabili del Parco Nazionale d’Abruzzo affinché la smettano con gli studi, che durano praticamente da oltre quarant’anni, per capire cosa si debba fare per salvare l’ormai sempre più esigua popolazione dell’ Orso bruno marsicano. 
E allora che ha fatto Gesù Bambino? Il 21 dicembre scorso ha pensato bene di inviare un messo a dire la sua, un angelo Gabriele fattosi Orso, che nella notte è entrato nel grande presepe che il paese di Civitella Alfedena ha predisposto per festeggiare il Santo Natale, si è recato presso un contadino-statuetta in scala naturale, e lì si è divorato i frutti che esemplificavano il suo raccolto: mais, carote, mele e verdure. Nel presepe! 
 
Ovvio che questa incursione sia stata un messaggio divino per far capire a chi, di orecchie dure e nativo di quel paese - il presidente del Parco Nazionale -, il quale, anziché dare retta agli scienziati romani che pensano solo a studiare dell’orso il suo comportamento e le sue ipotetiche malattie (finora mai trovato un orso morto per malattia!) retta la dia al senso pratico ed all’esperienza dei suoi paesani ed alle richieste che indirettamente gli orsi da anni gli stanno facendo; ovvero, pensi a far seminare campi di grano, campi di mais, campi di erba medica e lupinella, campi di carote, e pensi ad aiutare quei pochi pastori di pecore che ancora pascolano in alcune zone del Parco, con incentivi e rifondendoli con pecore “pubbliche” (come, finalmente, almeno il vicino Parco Nazionale della Majella sta iniziando a fare). Pensi meno ad autorizzare progetti eolici e fotovoltaici ed al futuro del pianeta e più al futuro dell’Orso. Presidente Rossi, quell’orso era un angelo sotto mentite spoglie, che inserendosi nel presepe del Suo paese è venuto a dirLe quelle che noi, modesti omuncoli con poca fede e privi di laurea, da anni le stiamo dicendo. Non più di studi e ricerche l’orso ha ancora bisogno per essere salvato, ma di cibo, di luoghi incontaminati ed indisturbati, di rispetto del suo habitat e della possibilità di predare.
 
Se non vuole dare retta a noi, lo dia almeno a quell’orso messaggero di Gesù Bambino nel presepe del Suo paese!
 
Buon Natale - Franco Zunino Segretario Generale dell’AIW
http://www.notiziedaiparchi.it/

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