mercoledì 27 novembre 2013

GIOCHI PERICOLOSI…..




Molti di voi sicuramente conoscono il gioco dell’impiccato, si tratta di indovinare una parola scelta da uno dei giocatori attraverso una serie di domande, ogni domanda sbagliata contribuisce a completare il disegnino di un impiccato, se si indovina la parola prima della conclusione del disegno si è salvi, se no si muore impiccati.
Gioco innocente che però metaforicamente mette i bambini a contatto con l’idea della morte, anche se figurata, e comincia a far capire loro la caducità e la precarietà dell’umana esistenza, anche se, essendo un gioco, se si perde, si strappa il foglio e si ricomincia.
“Ciò che è in basso è come ciò che è in alto / e ciò che è in alto è come ciò che è in basso..(Hermes Trimegisto “Leggi ermetiche”).
Questo affermava nell’antica Grecia il fondatore della corrente filosofica detta “Ermetica”, e nonostante i 3.000 anni passati sembrerebbe che tale legge ancora domina l’uomo e la sua vita. Passi per le scelte filosofiche o religiose che attengono a criteri di coscienza individuali e insindacabili, ma che questo continui ad essere fatto proprio da chi regge i destini del mondo per imporre il proprio dominio sugli esseri umani è francamente fuori tempo, fuori logica e profondamente ingiusto.
Tutto questo per dire che la pantomima della crisi, del debito pubblico e dei sacrifici richiesti agli  italiani, somiglia molto al gioco dell’impiccato. C’è un giocatore, l’Europa (Germania, BCE) che stabilisce le regole del gioco e a cui l’Italia decide di partecipare nel ruolo del potenziale impiccato. Quindi si attrezza per rispettare le regole imposte con provvedimenti di natura fiscale, di tagli alla spesa, di destrutturazione dello stato sociale, di privazioni di diritti, e ogni volta sottopone il tutto all’esame del titolare del gioco. Il quale con il ghigno cinico tipico dei potenti di ogni epoca dice: “Sbagliato” e aggiunge un particolare, in questo caso sanzioni, al disegnino dell’impiccato.

Ad occhio e croce all’ Italia non sono rimaste molte possibilità per evitare l’impiccagione completa, realisticamente ne è rimasta una sola. Smettere, per il momento, di giocare, ma i nostri giocatori (Governo) saranno in grado di fare ciò?
Quello di Monti prima e quello di Letta adesso sicuramente no, per questo è necessario che cambino anche i giocatori, che vengano scelti dagli italiani e non imposti dall’alto. Quindi riforma elettorale subito elemento imprescindibile ma altrettanto imprescindibili programmi chiari e alternativi a quelli seguiti finora che contemplino anche il cambio delle regole e, se necessario, l’abbandono definitivo del gioco, scegliendo altri compagni e altri giochi.
Difficile? Sicuramente, ma terribilmente necessario!


MIZIIO

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