C’era il sole sui tetti di Roma
e sui ragazzi e le giovani donne,
anime colorate come la chioma,
arruffata da una notte insonne.
Ci si contava e ci si scioglieva
nella moltitudine marciante,
nei cento idiomi si cantava
la stessa canzone seppur tante.
Poi il cielo ha cambiato colore,
il nero ha coperto la voglia,
la musica diventata rumore,
e la ragione rimasta sulla soglia.
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