mercoledì 15 febbraio 2012

CERCHIO FIRENZE '77





Vadano queste parole là dove sono attese, e mai  mente umana
possa servirsi di loro per fine egoistico, imperciocché esse rendano gloria solo all'Esistente.
Là dove è discordia, esse portino unione.
Là dove è incomprensione, esse siano il nuovo idioma per una perfetta, reciproca intesa.
Chi le ha udite ne è contagiato e mai potrà dimenticarle.
Suoneranno come un'accusa o come un plauso, eppure la realtà che esse esprimono non conosce né premio, né castigo.
Passa l'uomo col tempo, ma la Realtà eternamente rimane.
Muta l'uomo nello spazio, ma la Realtà sempre, e ovunque, vige.
Così queste parole, indegna Sua veste, son valide per ogni uomo
e il tempo non le farà invecchiare e voi, fratelli,  che ne siete oggi depositari, abbiate un ultimo insegnamento:
«Amatevi gli uni gli altri perché solo così gli uomini comprenderanno che qua non vi è sfruttamento.
Non vi sono né massimi, né minimi».
I primi servono gli ultimi.
E a chi dirà: -Io sono colui che ha detto queste parole - non credete;
esse non sono di alcuno.
                       ERANO PRIMA CHE L'UOMO FOSSE.

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