A
indicare la data fatidica del 2012 è stato il gesuita René Thibautg nel libro
“La misterieuse prophétie des Papes”, del 1951. Thibautg cita un professore di
Oxford, Sanders, che già nel 1571 aveva fissato al 2012 la distruzione di Romae
il giudizio finale. Sanders a sua volta fa riferimento all’ ultima delle 112
profezie del monaco irlandese Malachia relativa all’ ultimo papa, che sarà
eletto dopo Benedetto XVI come Pietro II. Stavolta però i conti non tornano:
non solo perché Ratzinger gode ottima salute, ma anche perché la profezia di
Malachia dovrebbe avverarsi nel 2026, l’ anno indicato pure da Michel
Nostradamus per l’ avvento dell’ Anticristo e la distruzione di Roma. È quindi
probabile che certi profeti da quia tre anni saranno smentiti; accanto alle
loro, però, hanno preso consistenza altre profezie. La Vergine a La Salette nel
1846 annuncia ai pastorelli Massimino e Melaina: «Roma sparirà e il fuoco cadrà
dal cielo». Nel 1886, il sensitivo Blanchard racconta la distruzione di San
Pietro; don Bosco nel 1870 profetizza a Pio IX quattro sventure di Roma: «Nella
prima saranno percosse le terre e gli abitanti (forse la caduta di Roma
papale). Nella seconda la strage e lo sterminio sarà sulle tue mura (forse la
Seconda guerra mondiale). La terza volta al comando del Santo Padre subentrerà
il regno del terrore, dello spavento, della desolazione. La quarta volta il tuo
sangue e quello dei tuoi figli laveranno le macchie che tu fai alla legge di
Dio». E anche suor Imelda nel 1872 vede in un futuro imprecisato Roma «coperta
di macerie».
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/11/22/nostradamus-malachia-tanti-profeti-della-distruzione-di.html
L’elezione
unanime da parte del Sacro Collegio di un semplice monaco eremita,
completamente privo di esperienza di governo e totalmente estraneo alle
problematiche della Santa Sede, può forse essere spiegato dal proposito
attendista di tacitare l’opinione pubblica e le monarchie più potenti d’Europa,
vista l’impossibilità di eleggere un porporato su cui tutti fossero
d’accordo…il monaco, forse anche intimorito dalla potenza della carica,
inizialmente oppose un netto rifiuto che, successivamente, si trasformò in
un’accettazione alquanto riluttante, avanzata certamente soltanto per dovere
d’obbedienza…Il 28 aprile 2009 Benedetto XVI, visitando la basilica duramente
colpita dal terremoto di qualche giorno prima, pose sull’urna (una teca di
cristallo) di Celestino V il suo pallio pontificio in ricordo della visita.
http://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Celestino_V
Non
voleva essere papa, l’hanno lasciato andare appena in tempo. Lo scandalo
finanziario che sta per colpire il Vaticano (e che coinvolgerà anche molti risparmiatori)
sarà epico e darà la stura a molti altri scandali. Il prossimo papa regnerà
sulle rovine metaforiche del potere pontificio. Ci saranno omicidi e suicidi
eccellenti, la lotta di potere esploderà ancora più virulenta.
Non
c’è nulla di originale o sconvolgente in questa tesi. In pochi minuti di
ricerche in rete lo arriva a capire chiunque. Il processo è inevitabile e si
tratta solo di aspettare.
È
arrivato il momento in cui il Vaticano imploderà sotto il peso di tre scandali:
1.
riciclaggio del denaro sporco e mafierie varie;
2.
omicidi/suicidi eccellenti;
3.
pedofilia.
RICICLAGGIO
Occhi
puntati sulla Santa Sede. Gli Stati Uniti hanno, infatti, inserito per la prima
volta il Vaticano nella lista dei Paesi ritenuti vulnerabili al riciclaggio di
denaro: lo Stato pontificio è a rischio alla stessa stregua di Paesi come
l’Albania o la Corea del Sud.
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/riciclaggio-anche-vaticanofinisce-sotto.html
Questa
inchiesta sull’ipotesi del mancato rispetto delle norme europee
anti-riciclaggio è uno schiaffo in faccia alla politica di rinnovamento e
all’operazione trasparenza tanto invocata da Papa Ratzinger”. La dichiarazione
è di Gianluigi Nuzzi, autore di “Vaticano s.p.a”, che racconta 50 anni di
scandali all’ombra del cupolone. Il libro svela gli intrecci su conti occulti,
tangenti, storie di soldi che sono passati attraverso i forzieri del Vaticano e
attraverso il forziere più grande, quello dello Ior. “L’inchiesta di questi
giorni che parte da una segnalazione del Credito artigiano – racconta Nuzzi –
fa il paio con un’altra, aperta sempre dalla Procura di Roma, a mio avviso più
grande, quella legata ai rapporti dello Ior con Unicredit”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/21/parla-lautore-di-vaticano-s-p-a-nuzzi-linchiesta-sullo-ior-sono-cambiati-i-vigili-di-bankitalia-e-si-vede/63009/
“La
Consob americana e tedesca alle costole, per speculazioni con mutui, tassi
d’interesse e derivati. La Bundespolizei negli uffici, per sospetto di frodi
fiscali e riciclaggio. Infine, un buco gigante di quasi 3 miliardi di dollari
(2,2 miliardi di euro) in perdite appurate, solo nell’ultimo trimestre del
2012.
Se
le rivelazioni alla Sec (l’autorità di controllo sulle società del governo
americano) di tre dipendenti silurati si dimostrassero vere, potrebbe essere la
punta dell’iceberg di un rosso abissale mascherato negli anni, pari a oltre 12
miliardi di dollari.
La
Deutsche Bank, il maggiore gruppo bancario dell’Unione europea, resta un
monolite della finanza in Germania. Ma è sempre meno difendibile e intoccabile,
anche dagli inquirenti di Berlino. E non solo per il maxi-derivato Santorini da
1,5 miliardi di euro, disegnato su misura nel 2008 per il Monte dei Paschi di
Siena, così da coprire – speculandoci sopra – i bond in pancia all’istituto
toscano.
[…]
A
Roma, Bankitalia vigila anche su un sospetto flusso di riciclaggio in Vaticano,
attraverso pagamenti elettronici su bancomat e conti del gruppo tedesco. In
Germania, incalzato da Bruxelles e dall’Eba (l’Autorità bancaria di vigilanza),
il governo studia come risanare il sistema bancario. Spesso infarcito – come la
storia di Deutsche Bank dimostra – di titoli tossici e conti truccati,
attraverso una mole di «operazioni collaterali».
Citando
tutte le inchieste, lo Spiegel ha chiamato questo castello di carta (e di
miliardi volatilizzati) «il lato oscuro della Deutsche Bank». Che la misura,
anche per la prima banca d’Europa, sia colma?”
http://www.lettera43.it/economia/finanza/la-voragine-nei-conti-di-deutsche-bank_4367582062.htm
OMICIDI/SUICIDI
ECCELLENTI
“…Il
“fumo di Satana” di cui parlava Paolo VI sembra diventato invadente. Anche
quando ci fu lo scandalo dei preti pedofili una diplomazia nota per la sua
esperienza si lasciò andare a dichiarazioni discordanti e scomposte.
Altrettanto sconcertanti i documenti che escono oggi. Lettere anonime contro il
primo ministro Bertone, il trasferimento-allontanamento di un prelato che aveva
denunciato scandali e ruberie, la diceria di un attentato al Papa. Padre
Lombardi, portavoce, si ostina a dire che quest’ultima è solo una sciocchezza.
Credo anch’io che lo sia. Il punto però non è nella credibilità della voce ma
nel fatto in sé che la voce circoli, e che esca dalle “sacre mura”. Lì è il
segno dello sconquasso. Una volta non era così. Quando si seppellì in una
veneranda basilica il gangster De Pedis nessuno seppe, e ancora oggi nessuno
sa, perché. Quando si consumò (4 maggio 1998) il triplice omicidio del
comandante delle guardie svizzere, di sua moglie e del povero caporale Cédric
Tornay, la versione data a caldo, chiaramente falsa, non ebbe smentita tanto
che ancora oggi è la sola versione ufficiale di un crimine rimasto irrisolto e
impunito. Quando si hanno precedenti di tale gravità non ci si può stupire se,
degradandosi ulteriormente il tono generale, succeda quello che sta accadendo
in questi giorni”.
Corrado
Augias, la Repubblica, 17 febbraio 2012
Occhi
puntati su gesuiti ed Opus Dei e Cl.
PEDOFILIA
Charles
J. Scicluna era il funzionario della Santa Sede che perseguiva i preti
pedofili. E lo ha fatto – a differenza di altri – con determinazione,
denunciando anche la cultura del silenzio italiana. Ieri è stato rimosso, senza
spiegazioni, e spedito a Malta come funzionario di basso rango. Una mossa che
sconcerta.
“Nel
1990, Savile ricevette un Ordine Cavalleresco dell’Impero Britannico (OBE)
dalla regina Elisabetta II in persona, anche se già correva voce che avesse
abusato della sua posizione di star in due programmi popolari della BBC, “Top
of the pops” e “La vita secondo Jim”, per aver molestato sessualmente delle
ragazzine minorenni. Il suo impegno in opere di carità per gli orfani e gli
adolescenti mentalmente disturbati lo ha portato ad una relazione stretta con
il principe Carlo, non estraneo a sua volta a scandali sessuali. Lo stesso anno
del premio dell’Ordine Cavalleresco Savile ricevette anche un Ordine papale,
l’Ordine Pontificio Equestre di san Gregorio il Grande, da papa Giovanni Paolo
II. Furono messi sotto pressione sia Buckingham Palace che il Vaticano affinché
i premi fossero postumamente tolti, ma entrambe le istituzioni rifiutarono di
farlo e continuano a mantenere comunque i premi, scaduti con la morte di
Savile”.
Wayne Madsen
http://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/11/20/barbablu-vive/
Succederà
tutto entro due anni al massimo, con una rapidità che prenderà tutti di
sorpresa, anche quelli che già sospettavano.
Vatileaks
era solo un piccolo assaggio.
Stefano Fait
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