La
profezia di Malachia aveva preannunciato tutto: le dimissioni del Papa, poi
dopo di lui un Papa descritto come 'Petrus Romanus', il cui pontificato,
leggendo la profezia, terminerà con la distruzione di Roma e con la fine del
mondo.
La
profezia di Malachia è composta da una lista di 111, o 112 a seconda delle
versioni, brevi frasi redatte in latino, indicanti altrettanti pontefici.
Secondo molti studiosi si tratta di una vera e propria premonizione attribuita
a San Malachia di Armagh, circa l'apocalisse.
La
profezia di Malachia - si legge su Wikipedia -
è una lista di 112 brevi frasi in latino, da alcuni ritenute una
premonizione attribuita a San Malachia di Armagh. La lista ha la pretesa di
descrivere tutti i papi (compresi alcuni antipapi) partendo da Celestino II
(eletto nel 1143), e si conclude con un papa descritto come "Petrus
Romanus" il cui pontificato, secondo la profezia, terminerà con la
distruzione della città di Roma.
Senza farsi prendere da facili e azzardate suggestioni, non è però difficile collegare, anche se non in maniera automatica, alcuni avvenimenti che, negli ultimi tempi in maniera casuale (?), stanno coinvolgendo l'italia e quindi Roma che ne rappresenta l'unità. In preda a una crisi, non solo economica, ma anche politica, di valori, di prospettive, ambientale che va di pari passo con la crisi della Chiesa che, proprio a Roma ha il suo centro di gravità, e che, travolta da scandali, da perdita di credibilità, di autorevolezza, vede per la prima volta (in epoca moderna) le dimissioni di un pontefice ancora in vita, si trova in questo step post-elettorale anche lei in una situazione d'ingovernabilità mai verificatesi prima nella storia repubblicana. E,come se non bastasse, in contemporanea con la fine del mandato presidenziale, per cui dovremmo avere contemporaneamente un nuovo papa, un nuovo governo e un nuovo presidente della repubblica.
Si ammetterà che, un triangolazione simile, non era facilmente prevedibile e, forse sicuramente, non auspicabile.
Tutte e tre le situazioni, al momento, si preannunciano di incerta e difficile previsione e se, nel caso della Chiesa, i cardinali potranno far ricorso (secondo loro) all'intervento divino con l'ispirazione dello Spirito Santo, per quanto riguarda la parte politica, sembrerebbe che gli elettori italiani non abbiano goduto di analoga ispirazione, lasciando i loro rappresentanti alla ricerca di una chiave di difficile comprensione. Il nuovo, pur presente con il successo del movimento dei grillini, non è sufficiente a scalzare il vecchio che, anzi, nel caso di Berlusconi si è rianimato improvvisamente, novello Lazzaro, quando già tutti lo davano per morto e sepolto. Strettamente legato a questo, anche l'elezione prossima futura del Presidente della Repubblica, appare avvolte nelle nebbie dopo una presidenza come quella di Giorgio Napolitano con poche luci e molte ombre. Tutto ciò in presenza di una crisi economica scatenata da poteri finanziari occulti che puntano ad un nuovo ordine mondiale con la complicità, più o meno esplicita, dei governi europei e della stessa Chiesa che del potere finanziario si è sempre abbondantemente servita per i suoi interessi.
Tra l'altro quella di Malachia, non è neanche l'unica profezia che riguarda la città di Roma ce ne sono altre non meno inquietanti come quella della cosiddetta monaca di Dresda che descrisse uno spaventoso e sibillino sogno che aveva fatto su Roma: "Da poco mi ero addormentata quando una mano mi prese e mi sollevò. Mi trovai come su un poggio e ai miei piedi c’era la città benedetta, ma di questa riuscivo a distinguere solo il Colosseo… ho visto uscire una processione di vescovi e di cardinali che, al posto di pregare, litigavano fra di loro. ‘Riportano la Chiesa a Gerusalemme’, diceva qualcuno. E qualcun altro: ‘Hanno stipulato un patto con Satana’. Quando riaprii gli occhi, al posto del Colosseo c’era un piccolo lago e sopra un angelo con una scritta in fronte: ‘Questa è la seconda prova. Ma prima che il larice rinverdisca per la terza volta una grandinata ben peggiore si abbatterà sulla città santa, ridotta ormai ad una spelonca di ladri, dove la pestilenza e il vizio saranno pane quotidiano e dove i vescovi mangeranno nella stessa scodella dei malfattori, mentre i giusti periranno in carcere. Ed ora, mi disse ancora la voce, voglio farti vedere la prima prova che verrà mandata alla città santa. Ho visto allora una fiamma di fuoco cadere sibilando sulla terra e andare a incunearsi tra le case, poco lontano dalla Basilica… E un’enorme voragine si aprì inghiottendo case, strade e persone…".
Beh, forse non sarà proprio così, ma i segnali che riguardano Roma e l'Italia da qualunque parte la si guardi sono tutt'altro che incoraggianti.
In maniera azzardata ho volutamente accostato sacro e profano, logica e fantasia, ma, come abbiamo visto, molto spesso la logica sfugge alle sue stesse regole e la fantasia, altrettanto spesso, è l'unica in grado di decifrare fatti altrimenti difficilmente spiegabili.
Comunque se qualcuno intanto, si cominciasse a guardare intorno alla ricerca di lidi più tranquilli avrebbe tutta la mia comprensione- E poi come si dice: chi vivrà vedrà|
MIZIO
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