venerdì 9 novembre 2012

CI STANNO UCCIDENDO...E LO SANNO!


I dati ISTAT lo dimostrano, ci stanno uccidendo… e non mollano!



Disoccupazione: nel 2012 c'è stato un incremento del tasso di disoccupazione (10,6%). Nel 2013 il tasso di disoccupazione continuerà a salire (11,4%) tutto questo nonostante le leggi liberticide in materia di lavoro, abolizione contratti nazionali, abrogazione art. 18, riforma pensioni.

Prodotto interno lordo: per il 2012 l'Istat prevede una riduzione del prodotto interno lordo italiano pari al 2,3%, ossia non c'è crescita economica, anzi è recessione.

Consumi: crollo dei consumi con una contrazione del 3,2%. Giustamente senza lavoro e senza produzione cosa c'è da consumare? Inoltre questo è un dato particolarmente odioso, in quanto la contrazione dei consumi tocca i ceti più popolari e quindi i generi di prima necessità, in misura ben maggiore del valore medio, mentre resta praticamente invariato per i benestanti.

Tasse: +10,627 miliardi di euro di entrate tributarie rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Anche qui le misure colpiscono in misura maggiore e quasi esclusiva lavoratori e piccoli imprenditori, lasciando fuori le rendite finanziarie parassitarie e i grandi capitali.

Queste politiche di austerity basate su tagli della spesa pubblica e aumento delle tasse non fanno altro che condurre  il popolo verso il baratro: disoccupazione e recessione economica.
Se questi sono i mirabolanti risultati di personaggi sfornati dalla mitica “Bocconi”, tanto vale chiuderla per accertata pericolosità sociale e attentato all’integrità della nazione e del suo popolo. Gente nel passato è stata condannata per molto meno.
Quando lo capiranno questi "tecnici", servi dell'oligarchia bancaria e delle multinazionali, che per far crescere un Paese c'è bisogno di una politica monetaria ESPANSIVA, finanziando la spesa pubblica, stimolando gli investimenti alle imprese ed i consumi, e non una politica monetaria RESTRITTIVA come quella che stanno facendo, con la scusa banale di seguire il pareggio di bilancio imposto dai quei complici criminali di Francoforte? La mia domanda è retorica, ovvio che i "tecnici" al governo sono ben consci di questo, poichè la loro missione è proprio quella di seguire alla lettera i compiti della BCE e FMI, controllare il popolo attraverso il debito e dare in pasto alle corporations beni e servizi che prima erano pubblici, mentre ora grazie alle PRIVATIZZAZIONI arricchiscono gli azionisti della SpA "amiche delle banche".
Mi auguro un risveglio collettivo che sia il meno traumatico possibile, ma che porti a un’inversione di tendenza che, tanto più sarà rapida, tanto più sarà  efficace. Riconquistare la sovranità monetaria, imprescindibile requisito per una politica di crescita sostenibile e non strozzata dal cappio delle banche. Rinegoziare il  cosiddetto debito pubblico e ricondurlo al suo naturale compito di finanziatore di beni e servizi per la collettività e non a uso e consumo del sistema bancario. Protezione dei ceti più deboli per farli ritornare nel circolo virtuoso della condivisione del benessere e non della miseria.

E poi….un sogno:  una novella Norimberga per tutti gli artefici di questo massacro sociale: economisti, politici, banche e banchieri, che siano incriminati per attentato alla Costituzione, falso in bilancio, istigazione al suicidio, attentato all’integrità e alla sovranità nazionale e tanti altri reati che lascio ad altri indicare. ( E ce ne stanno...ce ne stanno)

MIZIO

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