giovedì 3 gennaio 2013

IL WI-FI SUI TRENI MINACCIA LA SALUTE




Esposto del Codacons: l'esposizione alle onde elettromagnetiche supera di molto i limiti fissati dalla legge

Sui treni italiani dotati di wi-fi l'esposizione alle onde magnetiche ed elettromagnetiche «supera complessivamente i limiti fissati dalla legge, e rappresenta pertanto un potenziale pericolo per la salute dei passeggeri»: la denuncia arriva dal Codacons, che riferisce di avere effettuato delle rilevazioni all'interno delle carrozze di Trenitalia e di Ntv.

ESPOSTO - Il Codacons ha presentato un esposto alle Procure di Roma, Milano, Torino, Bologna e Firenze, ai Ministeri dell'Ambiente e della Salute e all'Arpa, chiedendo di disporre la disattivazione del wi-fi su tutti i treni nelle tratte in cui vengono superati complessivamente i limiti fissati dalla legge, e qualsiasi altro intervento per il rispetto delle soglie massime all'esposizione magnetica ed elettromagnetica. L'associazione ha inviato la perizia anche a Trenitalia e Ntv, per consentire alle due società di presentare osservazioni.
  
INDAGINE - Le misurazioni, spiega il Codacons, sono state eseguite sul treno 9655 Frecciarossa delle ore 19 in servizio tra Milano e Roma e sul treno Italo 9940 delle ore 13,55 in servizio tra Roma-Ostiense e Milano-Porta Garibaldi. Sul primo le misurazioni avrebbero registrato un superamento del 60,4% dei limiti fissati per legge. Sul secondo i limiti invece sarebbero stati superati del 272%.

Il Codacons conclude che cioè è ancora più gravi se si considerano i limiti previsti dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC): i valori sul treno Frecciarossa farebbero registrare un superamento dei limiti del 588%, mentre per il treno Italo si arriverebbe addirittura a un +6.800%


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