Allora
la storiella è questa. Forse non sarà nuova né originale. Ma arguta e
piacevole, anche perché ascoltata in una sala d’attesa di un medico, raccontata
da una persona normale che ha acceso un interessante dibattito. In fondo anche
questo significa fare politica. Ma prima ve la racconto.
"Avendo
programmato da tempo una breve vacanza, una coppia italiana con limitate
disponibilità economiche, ripiega su un soggiorno nell’isola greca di Lefkada,
dove stante la crisi economica ci sono buone offerte a basso prezzo. Raggiunta
l’isola la coppia si presenta in una pensioncina e chiede informazioni su
prezzo e sistemazione. Il portiere conferma la tariffa. Abbordabile; 100 euoi a
settimana per camera doppia e colazione, poi per quello che riguarda la
sistemazione lascia ampia libertà di scelta ai clienti in quanto tutte e sette
le camere sono sfitte.
Il
prezzo sembra ottimo e il turista mette i 100 euro sul bancone, arraffa le
chiavi delle sette camere e va a fare una perlustrazione. Con tutta calma dice
il portiere, intanto lui si deve assentare per una commissione, con tutta calma
ripete.
Appena
gli italiani salgono al piano superiore, arraffa i soldi e corre dal macellaio
dirimpettaio a saldare un debito di 100 euro per la fornitura di carne. Il
macellaio ringrazia, fa salti di gioia e corre dall’allevatore a pagare il
debito di 100 euro per quei vitelloni già macellati. L’allevatore si sente
sollevato di un gran peso perché con quei 100 euro può saldare il debito che
aveva con il contadino per la fornitura del fieno. La qual cosa tranquillizza
il contadino che può così saldare il debito di 100 euri che aveva con la
prostituta del paese per le sue prestazioni professionali, di cui in più di una
occasione aveva usufruito. La quale a
sua volta può regolarizzare le pendenze economiche con il proprietario della
pensione che gli metteva a disposizione la camera per i suoi “incontri”. Nel frattempo i turisti italiani scendono,
consegnano le chiavi dicendo che tutto sommato si è vero il prezzo è buono ma
non hanno trovato la camera di loro gradimento. Ringraziano, riprendono il loro
biglietto da 100 euri ancora sul bancone e se ne vanno. "
E
così in questo vertiginoso giro di partite i 100 euro hanno saldato un gran
numero di debiti.
La
morale che è emersa dai commenti si può sintetizzare nei seguenti punti:
innanzi tutto il debito è quello relativo alla sola fornitura di prestazioni e
di beni reali, gli artifici contabili sono soltanto fuffa, roba da usurai e quindi da rigettare. E’ emerso poi che il
vero problema non è il debito, bensì la moneta. E quindi la sua proprietà, la
capacità di farla circolare, il fatto che non sia gravata da usura.
Si
è vero, la storiella ed il dibattito scaturito forse non avranno un gran
fondamento scientifico. Eppure quei commenti ascoltati sono più vicini alla
realtà delle cose che non le ampollose argomentazioni dei tecnici che ci hanno
governato in questo ultimo anno. Ma in fondo dopo averli conosciuti da vicino
si rafforza la convinzione che la Bocconi sia il più grande cretinificio
d’Italia. Da chiudere per decreto non appena il buon senso tornerà al governo.
Proprio non riusciamo ad accettare la semplicità.... Pare...
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