Che
relazione c’è tra la miseria degli agricoltori americani e la diffusione dei
tumori e delle malattie cardiovascolari nella nostra società? Cosa si nasconde
davvero dietro alla gigantesca varietà dei cibi da supermercato? Perché la
società del benessere sta letteralmente uccidendo i suoi cittadini? A tutte
queste e altre domande risponde lo straordinario film documentario Food, Inc.,
che mette a nudo un sistema socio-economico drammatico, fondato sulla schiavitù
e mantenuto in vita con la menzogna e con la disinformazione.
Siamo
abituati a scegliere tra mille prodotti oltre che possibilità, abbiamo imparato
a ripudiare i sistemi economici monopolisti dove la scelta è una chimera e dove
non aderire al sistema o è impossibile (come nelle dittature) o significa
vivere ai margini della società (come nelle democrazie del capitalismo).
Entrare in un supermercato oggi è “fare un’esperienza d’acquisto” non
“comprare”; tutto, dai colori alla posizione dei prodotti e alla organizzazione
dei percorsi, è fatto per allietarci e darci la sensazione dell’abbondanza, il
“Dio” che esorcizza la povertà.
In
realtà basta leggere le etichette per capire che migliaia di prodotti sono
concatenati e riconducibili a poche aziende che li diversificano solo
nell’aspetto e in minima parte negli ingredienti; la produzione di massa è
economica, leggera e redditizia, ma sopratutto ha ingegnerizzato il cibo
rendendolo sempre più sintetico e a buon mercato. Così, oggi conviene mangiare
al fast food o i prodotti confezionati piuttosto che comprare materia prima
fresca da cucinare che per essere prodotta ha bisogno di mano d’opera, tempo e
passione. Siamo un popolo miope che sceglie sempre nello stesso cilindro:
benvenuti nel nuovo monopolio.
Food,
Inc. mette a nudo questo dramma contemporaneo concertato dalle multinazionali che
vivono avvelenando il Pianeta, stuprando la vita degli animali e ammalando i
propri consumatori. La loro equazione di profitto è molto semplice e si basa
sul sopruso: occorre strozzare i produttori perché si pieghino a richieste
folli e monopolizzare le sementi (attraverso brevetti e OGM) per avere il
controllo della produzione globale. Per finire, vanno imbavagliate stampa e
opposizione per manipolare i consumatori e fargli credere di vivere una vita
libera dove l’abbondanza di cibo e di scelta dimostri l’efficacia del benessere
capitalistico.
L’America
è il Paese delle mille contraddizioni, dove tutto può essere comprato col
denaro: ma questo film mette a dura prova anche chi non si stupisce più di
nulla del sistema nazionale USA. Il vero dramma tuttavia è che anche noi in
Italia (senza voler nemmeno menzionare l’Europa), da sempre attenti a quel che
mangiamo e tradizionalmente legati alla cucina casalinga, stiamo in parte
cedendo al modello produttivo e nutrizionale americano; anche noi abbiamo
estesi campi dove coltivano le multinazionali e allevamenti intensivi dove si
produce carne tossica a basso costo. Per questo consiglio di guardare questo
film (per conoscere) e di prendere posizione rispetto alle scelte alimentari
che facciamo. La posta in gioco è troppo alta, ne va della nostra vita e di
quella del Pianeta.
Alessandra
De Sio
Dott.
di ricerca in Marketing
Professionista
del Marketing Etico e Ambientale
Qui sotto il film FoodInc completo in italiano:
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