martedì 7 giugno 2011

Le mani del capitale finanziario sull’agro romano: il caso dei Benetton

Nel 1998 il gruppo Benetton acquistò la tenuta agricola di Maccarese ed ebbe la meglio, nonostante il conflitto di interessi in quanto proprietari di una quota dell’aeroporto di Fiumicino, su una lunga fila di altri imprenditori : Italgrani, Cragnotti, Bocchi, Mezzaroma, Franchini, Tanzi, Caltagirone. I Benetton pagarono all'IRI circa 93 miliardi di vecchie lire per la tenuta, 3.300 ettari a ridosso dell'aeroporto di Fiumicino, inclusi molti casali, tutto il borgo vecchio di Maccarese e quaranta ettari edificabili.
L'IRI aveva acquisito Maccarese nel 1938 dopo che lo stato aveva completato la bonifica dei terreni paludosi iniziata nel 1925 da braccianti veneti e lombardi. Una tenuta fiorente, con centinaia di lavoratori, fino a un migliaio, moltissimi con le loro famiglie, che lavoravano nei campi, nelle cantine, nei frutteti.
Oggi la Maccarese Spa, 100% di proprietà delle Edizioni Holding, la finanziaria dei Benetton in agricoltura, è l'impresa agricola più grande d'Italia e produce foraggi, carni bovine (circa tremila capi di frisona) e latte (circa 11 milioni di litri all'anno). Imbottiglia e commercializza vino (Maccarese bianco e rosso), grappa (Castel San Giorgio) e olio di oliva. Nell’azienda sono rimasti a lavorare in 72, i frutteti e la vigna sono stati tolti, mentre nelle colture intensive lavorano braccianti indiani o nordafricani a 30 € al giorno. 
Fatti due conti, si ha l’impressione che che la produzione agricola sia un diversivo, serva più che altro da copertura, mentre i settori verso cui sembra orientarsi la finanziaria dei Benetton sono altri due: il primo, a lunga scadenza, è sicuramente l’attività edilizia accompagnata da grandi manovre per ottenere varianti al piano regolatore.Più immediate le prospettive del secondo settore: il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino, una delle grandi opere nazionali come il ponte sullo stretto di Messina, una occasione di profitto prossima alla realizzazione. Il sistema detto di Fiumicino Nord comprenderà le infrastrutture di supporto alle attività aeroportuali e di servizio ai viaggiatori: su una superficie totale di 1300 ettari, 106 (l’8%) sono destinati a hotel, uffici, centri congressi, negozi, etc .
L’ampliamento dell’aeroporto sui terreni della Maccarese Spa della Edizione Holding srl ed è promosso e governato da ADR SpA, controllata dalla famiglia Benetton attraverso una serie di scatole cinesi (Edizione Holding Srl, Sintonia Sa, Investimenti Infrastrutture Spa, Gemina Spa).
Una fonte di profitto per i Benetton sarà l’indennità di esproprio per aree non edificabili (agricole). La legge prevede che i proprietari, coltivatori diretti o imprenditori agricoli, vengano rimborsati con il triplo del valore agricolo medio. Benetton ha acquistato la Maccarese, incluso tutto il borgo vecchio, per circa 93 miliardi di vecchie lire; per realizzare il piano ADR di Fiumicino Nord, l’ENAC (l’aviazione civile) dovrebbe espropriare più di 1000 ettari alla Maccarese SpA. Sarebbero sufficienti 5€/mq per rientrare dell’intero investimento iniziale (5€/mq * 1000 ettari = 50 milioni € > 93 miliardi di lire). Quindi i Benetton cedono la terra al triplo del valore agricolo medio, terra che entra nelle disponibilità dei Benetton (ADR SpA) per la costruzione del nuovo Aeroporto.

L’avventura “agricola” dei Benetton sembra destinata ad allargarsi: parecchie fonti li danno interessati ad acquisire la tenuta agricola regionale di Castel di Guido, 2500 ettari di Agro Romano contigui a Maccarese.
Ma questa è un’altra storia che bisognerà seguire con attenzione. 
da Amici Riserva di Decimahttp://riservadecima-malafede.blogspot.com/

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