martedì 26 luglio 2011

E DACCI OGGI IL NOSTRO NEMICO QUOTIDIANO....


I fatti sanguinosi recentemente verificatesi in Norvegia, implicano riflessioni che vanno oltre, le normali analisi che si fanno di fronte a episodi di violenza razzista o xenofoba e che devono analizzare, oltre l'ambiente in cui tali episodi si verificano, anche gli aspetti più nascosti e misteriosi che si annidano nell'animo umano. Quante volte e in tutti i giorni di tutto l'anno si verificano situazioni che potenzialmente potrebbero portare ad esplosioni di violenza che, per fortuna, solo in rari casi raggiungono il livello di accadimenti delittuosi. Nella moderna società, praticamente da quando inizia la giornata ci si pone, normalmente nell'atteggiamento del guerriero pronto alla pugna al minimo contrattempo (naturalmente provocato volutamente dagli altri a nostro danno), a cominciare dai banali problemi di traffico che affrontiamo come fossero un incontro di lotta dove tutti i colpi sono permessi, per continuare, poi, sul posto di lavoro, dove la "sana competizione" benedetta dai padroni del vapore fa emergere spesso il peggio di noi stessi, pronti a tutto per annientare il collega con cui si lavora, magari da anni, fianco a fianco. Non parliamo, poi, di quando ci troviamo di fronte a qualche rappresentante (suo malgrado) di una qualche istituzione o azienda fornitrice di pubblici servizi,, per cui le disfunzioni del sistema, a cui tutti con i nostri comportamenti, spesso, contribuiamo, diventa l'emblema stesso del Golia che vuole annientare il Davide che è in noi. Non sono pochi, difatti, gli episodi di aggressione verbale o fisica a operatori dei trasporti, dei servizi, di uffici vari e persino di personale sanitario impegnato in operazioni di soccorso.Ovviamente il nemico più facilmente individuabile e che accomuna un pò tutti è il diverso sia esso per razza, religione, tendenze sessuali ecc.ecc.e che dà la giustificazione per gli episodi più eclatanti e gravi di violenza. Insomma tutti nemici e tutti  responsabili...tranne  noi ovviamente! Il tutto viene spesso spiegato o addirittura giustificato, spesso, dai soliti soloni con le situazioni di stress che la moderna società ci costringe a vivere e quasi mai si va alla radice del problema, che non è solo né soprattutto nella società, ma all'interno del nostro IO.


Chi di noi si ferma mai a riflettere sul nostro ruolo nella società, quasi nessuno, convinti come siamo che il mondo è stato fatto per essere a nostra disposizione e quando così noi ci sentiamo autorizzati a prendercela con il primo che passa e non con noi stessi e col nulla o quasi che facciamo per cambiare i nostri comportamenti e di conseguenza la società, anzi! Spesso i più arrabbiati sono proprio quelli che più di altri nei loro atteggiamenti contribuiscono all'avvelenamento ambientale, inteso in tutti i sensi.
In conclusione (di questa breve riflessione non certo dell'argomento) il nemico peggiore si annida dentro di noi ed è con lui che dobbiamo affrontare la lotta più dura, convincendoci che, se cambiano noi, sarà più facile cambiare la società.

MIZIO

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