mercoledì 13 luglio 2011

IL GIAPPONE DICE ADDIO AL NUCLEARE

«Una società che non dipenda più dall'energia nucleare»: è quanto promesso dal premier giapponese Naoto Kan nel corso di una conferenza stampa trasmessa in diretta tv. Il primo ministro nipponico ha affermato che dopo il tragico episodio di Fukushima il governo ha intenzione di impegnarsi per «ridurre la dipendenza dall'energia nucleare» del Paese e trovare invece fonti differenti su cui investire.
Attualmente, ha precisato Kan sono in funzione solo 19 reattori sui 54 presenti sul territorio giapponese, ma la «produzione energetica risulta sufficiente sia per l'estate sia per l'inverno». Eppure, quanto accaduto alla centrale di Fukushima dopo il disastroso terremoto dello scorso 11 marzo il mondo politico è stato costretto a una profonda riflessione che ha portato a capire come «la tecnologia non è qualcosa che possa essere gestita soltanto con misure di sicurezza convenzionali».
Infatti, a ben quattro mesi di distanza dall'incidente si continuano a contare i danni. L'ultimo riguarda della carne di manzo contaminata al cesio e finita sui mercati nipponici e normalmente consumata. Si tratterebbe di prodotti provenienti da una fattoria a circa 20 chilometri di distanza da Fukushima, dove sono stati trovati livelli di radioattività al cesio sette volte oltre i valori stabili per legge. «L'episodio è un caso isolato – fanno sapere da Tokyo - provocato da un produttore individuale, che non costituisce un rischio per la salute e che non deve essere motivo di timori sull'efficacia dei controlli». Eppure, proprio per evitare altri casi il dipartimento dell'Agricoltura effettuerà controlli sui mangimi per gli animali da macello e da latte.
di Giulia Zanotti
 http://www.nuovasocieta.it/esteri/28115-giappone-addio-al-nucleare.html

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