sabato 2 luglio 2011

SECONDA REPUBBLICA: COLOSSALE IMBROGLIO?




Sono passati ormai circa 20 anni da quel terremoto politico-giudiziario che è passato alla storia come “Tangentopoli”. E’ quindi tempo e anche doveroso cominciare a trarre un bilancio di questo periodo storico definito “Seconda Repubblica”e che, io invece definisco il grande imbroglio, l’ennesimo, ai danni degli italiani che, d’altra parte, nulla fanno o hanno fatto per impedirlo, anzi!
Si comincia con la svolta, cominciata nel 1989, e definita della Bolognina, del più grande e influente Partito Comunista occidentale, che dopo il fallimento delle esperienze pseudo socialiste nell’Est europeo culminate, poi, con il crollo del Muro di Berlino dirompente, anche dal punto di vista dell’immaginario collettivo. Si dà vita, quindi, a un nuovo soggetto politico (PDS-1991)che, abbandonata l’ideologia comunista, si avvia, nelle intenzioni a rappresentare una nuova forma di moderno partito di sinistra, mantenendo nelle radici della quercia (nuovo simbolo del partito) il vecchio simbolo del PCI. Trasformazione, forse necessaria, ma che, nella tempistica e nella successiva deriva centrista-moderata, ha dato l’impressione di un abbandono, oltre che dell’ideologia, anche degli ideali, dando vita a un “liberi tutti”che ha prodotto effetti nefasti, soprattutto dal punto di vista etico-morale, uno dei cardini della peculiarità del vecchio PCI.
Ma, come succede spesso, se Atene piange, Sparta non ride. Infatti il resto, del vecchio ciarpame politico italiano, DC, PSI, PSDI, PLI,PRI etc.etc.viene travolto dal più grosso scandalo della storia italiana la cosiddetta tangentopoli che svela ciò che tutti sospettavano, cioè che il potere politico fosse fortemente colluso con i potentati economici e che i partiti fossero particolarmente “sensibili” a forme di ringraziamento o incentivi particolarmente corposi. Non tutti nella stessa misura, ovviamente, alcuni ne avevano fatto un vero e proprio sistema, che partiva da un concetto assolutamente sprezzante delle regole e del rispetto dovuto ai simboli e al popolo che si rappresentava. In particolare un rampante Craxi, segretario del Partito Socialista, unico tra i segretari di partito ad essere stato condannato e rifugiatosi latitante (e non in esilio, come qualcuno ancora afferma) in Tunisia, Aveva, in nome di un presunto modernismo, trasformato il proprio partito in una lobby affaristica, che da una parte consolidava e arricchiva sia il partito che i suoi rappresentanti, e dall’altra aumentava a dismisura, con politiche clientelari, il debito pubblico italiano. La necessità di un cambiamento che già era largamente condivisa nella società italiana, appariva ormai inevitabile e irrimandabile, a cominciare dal sistema elettorale che, da proporzionale che era, attraverso un referendum del 1993 fu trasformato in maggioritario per garantire, così si diceva allora la governabilità e ridurre il numero dei partitini e delle loro politiche ricattatorie. Il risultato di questa operazione è stato una corsa al voto moderato di centro di tutte le forze politiche, anche di quelle schierate storicamente a sinistra e destra,per accaparrarsi il corposo pacco di voti rimasto libero con la dissoluzione dell’ex Balena Bianca, la Democrazia Cristiana. A distanza di tempo possiamo ragionevolmente affermare che, la vecchia DC morta e sepolta, si è reincarnata in due corpi separati ma non troppo distinti: Il Centrodestra e il Centrosinistra con la loro corte di partitini e movimenti che si sarebbero dovuti ridurre drasticamente e che, invece aumentarono addirittura di numero, con numerose liste che, più che a ideali, si ispiravano direttamente a persone fisiche. Nasce contemporaneamente al Nord una nuova forza che fa dell’appartenenza al territorio e della critica al vecchio sistema un tratto distintivo e innovativo: la Lega Nord. trasformatasi, poi, con il tempo in una forza che fa del razzismo e della paura connaturata dell’ignoranza il proprio dna, e dimenticando le origini discutibili, ma originali, sceglieva di legarsi in un mortale accordo reciprocamente ricattatorio con il nuovo uomo della Provvidenza. Il Cav Silvio Berlusconi
Il nuovo, quindi è stato rappresentato da forze di sinistra che abbandonano le loro storiche posizioni, e acriticamente cercano di occupare quelle dei partiti moderati, da forze di destra che perseguono lo stesso scopo, da una forza dichiaratamente intollerante e razzista e da un personaggio che era figlio del peggior craxismo, responsabile primo del dissesto italiano. Legato alla famigerata loggia massonica P2, il cui piano eversivo enunciato anni prima da Licio Gelli, sembrava prendere corpo, aveva contemporaneamente rapporti decisamente poco chiari con la criminalità organizzata, si avvalse di leggi ad-personam fatte dal Governo Craxi per diventare il padrone di un impero televisivo e d’informazione, come mai si erano visti prima in nessun paese occidentale.
I suoi governi si sono contraddistinti per la protervia nel perseguire i propri interessi aziendali e personali ingaggiando un braccio di ferro con la magistratura che osava metterlo sotto accusa, circondandosi di mezze figure, vallette, nani e ballerine che adoranti e riconoscenti per tanta insperata fortuna lo difendevano sempre e comunque da qualsiasi attacco. Altro tratto caratteristico di questi governi la facilità nel promettere cose mirabolanti e, ovviamente, non mantenerle, tanto il popolo italiano ha tra le sue peculiarità, quella di essere sempre sensibile al fascino dell'imbonitore di turno.
Contemporaneamente si entrava in Europa e in Europa entrava l’Euro, nuova moneta comune, che, però in Italia. grazie a un rapporto di conversione eccessivamente penalizzante, dovuto alla diffidenza nei nostri confronti dei paesi forti europei, e a forti spinte speculative, ha, di fatto, impoverito i lavoratori dipendenti e i pensionati, riducendo il potere d’acquisto, grazie anche a falsi dati sull’inflazione reale che, a fronte di aumenti di prezzi generalizzati anche, a volte del 50%, sbandieravano cifre totalmente inferiori al reale.
Nello stesso periodo si legalizza e si istituzionalizza un fenomeno già presente, ma a cui si dà dignità e visibilità: il precariato, soprattutto giovanile, che da strumento per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro, diventa mezzo per ridurre i costi aziendali e per esercitare forme ricattatorie nei confronti dei giovani lavoratori. Si sono, così, già “bruciate” un paio di generazioni, il che vuol dire,tenendo da parte discorsi di giustizia sociale, che si sta bruciando il futuro della nazione.
Altro discorso merita il ruolo del Sindacato, che nello stesso periodo, in nome dell’autonomia dalle forze politiche, e al senso di responsabilità (!) nei confronti della crisi del paese, inaugura la stagione della concertazione, affermando, tra l’altro, che la lotta di classe non ha più motivo d’essere . Peccato che nessuno l’abbia detto, anche, alle forze padronali, che, in questi anni, grazie all’acquiescenza dei sindacati, hanno sferrato un attacco senza precedenti nei confronti dei lavoratori, progressivamente privati dei diritti conquistati negli anni passati e trasformati in schiavi legalizzati utilizzando una di quelle cose che i potenti tirano fuori di tanto in tanto per giustificare le loro malefatte: la Globalizzazione.
In conclusione, la cosiddetta Seconda Repubblica, oltre a non aver risolto le storture della Prima ha, addirittura fatto peggio, impoverendo il paese, allargando a dismisura la forbice tra le classi sociali, diminuendo i diritti costituzionali e sindacali, non garantendo neanche la governabilità e la riduzione dell’influenza ricattatoria  delle forze minoritarie, riducendo la libertà d’informazione,
precarizzando i giovani e l’intera società.
E cerchiamo di stare all’erta,… qualcuno comincia a parlare di Terza Repubblica.

Mizio

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