L'operazione mediatica per l'introduzione del chip sottocutaneo è cominciata!
“Perchè
il contante ha finalmente avuto il suo chip.”
Questo
è il titolo di una delle notizie in evidenza su YahooUk di pochi giorni fa.
L’articolo
prosegue dicendo che ormai girare coi contanti non ha più senso e afferma che:
“Il contante è il re, ci veniva detto. Bene oggi il re è morto” e parte poi con un elenco di tutti i vantaggi
della moneta elettronica.
Grazie
alla carta potremo aver traccia di tutte le nostre spese, la qual cosa è utile
per gestire i nostri budget, poi bisogna considerare che alcune carte ti fanno
guadagnare punti ogni volta che spendi un pound, oltre a tutta una serie di
sicurezze che da la carta rispetto i contanti.
Bisogna
dire che in Inghilterra, in USA e in altri paesi come la Svezia pagare con la
carta anche il caffè è ormai un’usanza acquisita, quindi un articolo di questo
tipo viene digerito dalla gente senza troppi sospetti.
Il
fatto che per noi italiani non sia ancora così naturale ci permette di leggere
il tutto con uno spirito più critico: vi ricordate la storia della rana immersa
in una pentola piena d’acqua che non si accorge dell’aumentare progressivo
della temperatura fino a quanto diventa troppo alta e muore? Bene per una volta
noi italiani siamo fuori dall’acqua e possiamo osservare i nostri fratelli
inglesi cuocere senza accorgersene.
Torniamo
indietro: la questione dei chip sottocutanei per il controllo delle masse è
ormai un tema molto dibattuto. Non
voglio aggiungere altro se non elencare alcuni dati di fatto
La
promozione mediatica verso la moneta elettronica è sempre più spinta: questo
articolo ne è un esempio come le recenti dichiarazioni di Monti.
In
alcune scuole americane vengono dati grembiuli con chip RFID per controllare la
posizione dei bambini. (Qui un recente articolo sul tema uscito su Wired:
http://www.wired.com/politics/security/news/2005/02/66554 )
C’è
un’azienda inglese, la PositiveID corporation nata nel 2009 dalla fusione tra
la Verichip Corporation e la Steel Vault corporation che produce sistemi a base
di chip RFID sottocutanei per misurare alcuni parametri fisiologici come la
glicemia e comunicare istantaneamente con macchinari ed ospedali qualora ci
fossero anomalie.
In
alcune università, tra cui l’italiana montiana Bocconi, il tesserino
universitario può fare anche da bancomat. Quindi i giovani iniziano a
familiarizzare con l’idea di avere dati anagrafici e carta di credito in un
unico oggetto.
Ormai
a quasi tutti i cani si fa mettere il chip di riconoscimento.
Ci
sarebbero molte altre cose ma per ora fermiamoci qua.
Se
anche solo 5 anni fa qualcuno avesse parlato della possibilità impianto di un
chip sottocutaneo per avere insieme carta di identità, tessera sanitaria,
patente, bancomat, controllo parametri vitali, etc… non solo pochi ci avrebbero
creduto, ma molti si sarebbero scandalizzati. Come la rana insegna, il tempo
passa, la temperatura sale e nessuno più si scandalizza all’idea. Provate a
sondare in giro, a parlare alla gente cercando di illustrare tutti i vantaggi
di avere tutto ciò che ci serve in un unico dispositivo e magari proteggerlo
sottocute: vedrete che il numero di persone a favore aumenta di mese in mese.
Altre
informazioni un po’ più approfondite: la sopramenzionata PositiveID come detto
nasce nel 2009 dalla fusione della VeriChip Corporation con la Steel Vault
Corpoation.
La
VeriChip Corporation era, e quindi ora lo è la PositiveID, l’unica società
autorizzata dal massimo organo di sanità americano, l’FDA, a produrre chip RFID
impiantabili nell’essere umano.
A
sua volta la VeriChip è una società controllata dalla Digital Angel
Corporation. Non ve la faccio lunga, ma se scartabellaste in mezzo alle
numerose carte burocratiche tra i principali finanziatori del progetto
trovereste i Rothschild. Giusto per non essere avaro di prove se leggete in
questo sito ( http://www.mwe.com/jeffrey-rothschild/ ) il profilo di Jeffrey
Rotschild troverete (consiglio di cercare con lo strumento trova del browser
internet) i collegamenti con la DigitalAngel, nello specifico si parla di 82
milioni di sterline.
Quante
informazioni! Inutile ricamarci troppo attorno, a ciascuno unire i puntini come
meglio preferisce. di Semmut
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