I
contanti hanno le ore contate. Già, perché dal primo luglio del 2013, per gli
importi superiori a 50 euro potrebbe diventare obbligatorio il pagamento con il
bancomat.
E’
una misura a cui sta lavorando il governo Monti da inserire nel decreto
Sviluppo due a cui sta lavorando l’esecutivo. Lo scopo del provvedimento
sarebbe quello di semplificare la vita della gente e tenere sotto controllo
l’illegalità, anche perché con la moneta elettronica si pagheranno pure le
prestazioni professionali, occasione principe di evasione fiscale.
“Spingeremo
per una diffusione sempre più ampia della moneta elettronica perchè poche cose
contrastano illegalità ed evasione, però naturalmente questa diffusione
dev’essere tollerabile in termini di costi e gestita in maniera saggia in termini
di tempistica“, ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Corrado
Passera rispondendo in commissione Finanze della Camera a una domanda sul tema.
Il
pagamento obbligatorio col bancomat per spese superiori a 50 euro è la misura
principale di un pacchetto che prevede anche l’introduzione della ricetta
medica elettronica, della tessera unica per dati d’identità e sanitari e
l’intensificazione della banda larga.
Pecunia
non olet, il denaro non ha odore, dicevano i romani. E’ una classica locuzione latina,
che riesce a riassumere perfettamente i concetti più astrusi. Secondo Svetonio,
questa frase fu pronunciata da Vespasiano a cui il figlio Tito avrebbe
rimproverato di avere messo una tassa sull’urina raccolta nelle latrine gestite
dai privati. Tito, in segno di protesta, avrebbe tirato alcune monete in uno
dei bagni. Il padre le avrebbe raccolte e, avvicinatele al naso, avrebbe
pronunciato le fatidiche parole.
Insomma,
per i romani il denaro era sempre il denaro, e diciamolo sinceramente, è così
anche per noi. Invero, l’antico detto non vale più, o almeno vale in parte. I
molti non lo sanno, ma in Italia è in corso un violento quanto silenzioso
attacco al denaro contante a colpi di norme. Difatti, l’oligarchia tecnica al
potere, denominata “Governo Monti”, ha decretato ufficialmente guerra al denaro
contante. Con la scusa dell’evasione fiscale si aprono le porte alla moneta
elettronica.
Il
governo Monti non è nuovo a questo tipo di proposte. Anzi, dallo scorso
Febbraio, grazie ad una nuova legge varata dai tecnici illuminati, sono
illegali i pagamenti in contante (e gli assegni liberi) sopra i 1.000 euro.
Insomma
una imposizione per gradi. Fino all’obiettivo finale di convertirci
definitivamente alla moneta elettronica.
Tutti
i governi precedenti, da Prodi a Berlusconi, burattini del vero potere, hanno
dato il loro contributo nella lotta liquido. In un brevissimo lasso di tempo la
soglia dei pagamenti cash è scesa rapidamente da 12.500 euro agli attuali 1.000
euro, ultimo diktat dalla “bancocrazia Monti”.
E’
utile e necessario ricordare che il Governo in carica non è stato
legittimamente eletto dal popolo, ma imposto dai poteri finanziari
internazionali, per traghettare l’Italia nel prossimo futuro regime
tecnocratico europea. A questo proposito, vi invito a leggere uno sfacciato e
nauseabondo articolo di Curzio Maltese, uscito il 13 Aprile 2012 su Repubblica:
“L’Italia laboratorio della tecnocrazia che guiderà l’Europa”.
La
schiettezza con cui si incita alla “classe tecnocratica” come guida illuminata
di un super stato europeo è spudorata. Risalta ancor più su un giornale come
Repubblica, che si è sempre vantanto attraverso i suoi maggiori esponenti di
essere in prima linea, a difesa del libero pensiero, contro l’autoritarismo del
precedente governo Berlusconi. Ora abbiamo capito, almeno spero, che sia solo
un fatto di padroni.
La
strada è tracciata. Ora i cani di regime guideranno il gregge verso la
dittatura europeista.
Da
anni, io e prima di me tantissimi altri studiosi, docenti, giornalisti e
blogger vanno dicendo che uno dei punti cardini della prossima dittatura
mondiale sarà la moneta elettronica. Tali tesi sono state spesso etichettate
come “complottiste”, quindi derise, ma oggi sembrano divenire realtà con una
velocità e una facilità disarmante.
Ancora
in molti si chiedono quali sarebbero i vantaggi che questa fantomatica
dittatura orwelliana avrebbe nell’imporre una moneta elettronica. Presto detto.
A)
Il costo del denaro. E’ bene rammentare che stampare e gestire il denaro ha un
costo per le banche. Solo per l’Italia si parla di cifre attorno ai 10 miliardi
di euro l’anno. In Europa sono in circolazione oltre 14 miliardi e 418 milioni
di banconote per un valore di 857 miliardi di euro. Eliminato il denaro cartaceo
le banche eliminerebbero anche il valore intrinseco delle banconote, ovvero il
costo di produzione.
B)
Il diritto di signoraggio. Come ovvio gli introiti derivati dal signoraggio
bancario saranno ancora più cospicui e rimarranno nelle tasche dei grandi usurai
che controlleranno molto più facilmente il flusso monetario.
C)
Il controllo della massa. La vita dei consumatori sarà registrata in appositi
database. Con il denaro elettronico sarà possibile spiare ogni acquisto, capire
i gusti delle persone, seguire i movimenti sul territorio, studiare le
preferenze, tutto il loro agire, semplicemente grazie alla tracciabilità dei
pagamenti. Questi dati saranno oro colato per le società dedite alle ricerche
di marketing, che potranno scegliere l’apposita strategia da adottare per ogni
singolo consumatore.
D)
Il controllo dell’individuo. Semplicemente premendo un bottone potranno
bloccare le nostre fonti di sostentamento (la carte di credito), per qualsiasi
motivo da loro ritenuto valido, impedendoci di acquistare i beni di prima
necessità
Vi
sembra poco? Credete non sia uno straordinario sistema di controllo? Siete
disposti a sacrificare una parte consistente della vostra libertà per risolvere
un falso problema creato ad arte? Procediamo per gradi.
Secondo
una ricerca del KRLS Network of Business Ethics, effettuata per conto di
Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, la maggior parte
dell’evasione fiscale non riguarda le piccole-medie imprese, che hanno un giro
di affari modesto (8,2 miliardi di euro l’anno), bensì le grandi corporation.
Parlo della grandi società per azioni, che attraverso transazioni segrete o
fondi speculativi nei paradisi fiscali, nascondono al fisco la bellezza di 60,4
miliardi di euro l’anno (22,4 le Spa e Srl e 38 le Big Company).
Insomma,
aziende già abituate a trattare con denaro virtuale. Mentre programmi di regime
come Report lasciano passare un messaggio pericoloso, ovvero che gli evasori
fiscali potrebbero essere i tuoi vicini di casa, l’idraulico, il tassista, il
fruttivendolo etc.. “Divide et impera”, si da il via a una guerra tra poveri,
dove tutti sono controllati e tutti sono controllori. Ricorda tremendamente la
trama della distopia orwelliana “1984”.
Il
governo dei banchieri tira gli interessi della banche da cui sono lautamente
stipendiati. La moneta elettronica è lo strumento definitivo per il controllo
di massa.
Se
un domani perderete il vostro lavoro, non potrete rifinanziare il vostro conto
in banca (o la carta di credito) e di conseguenza non potrete più acquistare il
necessario, poichè anche il piccolo spaccio alimentare sotto casa sarà
obbligato ad accettare solo pagamenti elettronici. Non ci saranno alternative,
l’unica via sarà richiedere un prestito in banca, ipotecando beni reali, per
chi avrà la fortuna di possederne ancora.
Spaventoso!
Nessuno si indigna, nessuno protesta e nessuno grida al regime. Dove sono
finiti gli alfieri della libertà? Sparito il fantoccio berlusconiano si sono
dileguati come neve al sole.
Stanno
per far sparire definitivamente il denaro contante, un domani chissà, per non
essere considerati “evasori”, e non essere esposti alla gogna mediatica,
dovremmo accettare di farci impiantare un microchip sottocutaneo per effettuare
qualsiasi pagamento. Fantasie deliranti? Ripeto, fino a pochi anni fa lo erano
anche le teorie che profetizzavano la scomparsa del denaro cartaceo, e invece…
In
un ipotetico domani, chi non avrà il microchip sarà considerato automaticamente
un “evasore”. Se questa non è dittatura, spiegatemi voi cos’è!
La
moneta elettronica, che adesso spacciano come soluzione all’evasione fiscale,
sarà l’ennessima vittoria dell’oligarchia bancaria sui cittadini, l’ennesimo
passo verso un nuovo ordine mondiale, l’ultimo verso l’abisso.
Ma
andiamo alla fonte. Immaginiamo un rubinetto che rovescia acqua in una vasca,
questa dopo poco traboccherà dalla stessa. Come fare per impedirlo? Prendiamo
un secchio e svuotiamo l’acqua che riusciamo a prendere nel lavandino, oppure
chiudiamo semplicemente il rubinetto? Questo piccolo esempio dimostra che
l’unica risoluzione reale di un problema si attua alla fonte.
Oggi
noi viviamo schiacciati da un debito illegale. A causa di ciò, la pressione
fiscale ha raggiunto vette per la maggior parte insormontabili. I veri padroni
del mondo sono coloro i quali gestiscono la moneta, ovvero le banche. Gli Stati
nazionali hanno ceduto la sovranità monetaria e si indebitano quotidianamente
per poter mandare avanti la baracca. L’attuale sistema di tassazione è illegale
perché perpetra e sorregge un sistema fraudolento e dittatoriale. Lo scopo
ultimo è il servaggio sociale totale. L’obiettivo è creare un popolo
ricattabile e soggiogabile, schiavo e fiero di esserlo, in perenne adorazione,
completamente dipendente.
E’
chiaro che la macchina della propaganda non farà cenno alla vera truffa.
Lautamente ricompensati, essi dispensano “panem et circenses”, plagiando le già
poveri e banali menti del popolo italiota. Il loro mestiere è mentire, e lo
fanno spudoratamente.
Le
soluzioni per uscire da questa crisi sistemica indotta ci sono. Ma se
aspettiamo che gli stessi creatori della crisi, o i loro valletti, ci diano la
soluzione ad essa, sbagliamo di grosso. Le crisi economiche sono golpe sociali
preparati a tavolino, atti a schiavizzare le masse, per imporre il dominio
totalitario.
La
nostra economia è ferma non per assenza di opportunità o pigrizia, ne tanto
meno a causa dell’evasione fiscale, ma per mancanza di denaro. Mancando questo
vengono meno i beni e i servizi necessari per i cittadini, lo stato sociale
viene smantellato, le aziende falliscono o vengono vendute. Il futuro di intere
generazioni, che cresceranno all’ombra dell’incertezza, sarà sotto il giogo
asfissiante della dittatura del nuovo ordine mondiale.
L’imposizione
mondialista diventa ogni giorno più sfacciata e dichiarata, ci vogliono
abituare lentamente che tutto quello che sta accadendo sia la normalità,
inarrestabile e fatale.
Non
facciamoci abbindolare dai falsi portatori di verità. Informiamoci in altro
modo, è l’unica strada. di Italo Romano
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