La
UE ha deciso di investire un milione di euro per addestrare degli eurotroll per impedire la diffusione di
'sentimenti anti euro'. Così l'anno prossimo voteremo secondo prescrizione.
Beh
che dire, preparatevi: tra qualche mese ogni volta che qualcuno su Internet,
Facebook o Twitter si azzarderà a menzionare certe parole chiave, vedrà
l'assalto dei troll pronti ad azzannarlo.
Scrivere
'uscire dall'euro', 'MES', 'fiscal compact', 'ritorno alla lira' o altre parole
ad alto rischio di critica attirerà subito gli esperti del caso, quelli
bravissimi a sfottere, deridere, insinuare, insomma a buttare tutto in caciara.
Troll professionisti.
L'ha
scoperto il Telegraph, che racconta come l'Unione Europea si stia preparando
alle elezioni del prossimo anno cercando di preservare se stessa e le proprie
istituzioni investendo qualche milione di euro allo scopo. Così l'articolo:
"Particolare
attenzione sarà prestata ai Paesi che hanno sperimentato un aumento
dell'euroscetticismo", dice un documento confidenziale dello scorso anno.
"I comunicatori istituzionali del Parlamento dovranno avere l'abilità di
monitorare le conversazioni pubbliche e il sentimento popolare, per capire gli
argomenti di tendenza, e avere la capacità di reagire velocemente, in un modo
mirato e rilevante, unendosi alla conversazione ed influenzandola, per esempio,
fornendo fatti e distruggendo miti." Il training per i funzionari
comincerà questo mese.
Qualche
deputato ha protestato, sostenendo che "spendere più di un milione di euro
per addestrare funzionari pubblici a diventare troll di Twitter in orario di
ufficio, è uno spreco e una cosa ridicola".
Oltre
che ridicola, a me pare anche una cosa piuttosto inquietante. Non che sia la
prima volta: abbiamo assistito ad invasioni di troll finti-scienziati durante
la marea nera della BP due anni fa, e ricordiamo anche l'iniziativa del governo
giapponese di offrire viaggi gratis a chi raffreddasse la "paura
Fukushima".
Sicuramente,
inoltre, c'è al momento in giro un piccolo esercito di troll al soldo di questo
o quel partito allo scopo di influenzare le nostre opinioni al momento delle elezioni. Si sgamano da un chilometro, eh.
Ma
è la prima volta che un'istituzione pubblica di tale importanza, come è l'EU
assoldi troll per orientare le elezioni politiche che la riguardano
direttamente nella direzione che ritiene più comoda. E' un gesto assolutamente
antidemocratico, la dimostrazione (qualora ce ne fosse ancora bisogno) che l'istituzione
europea così come è oggi è intrinsecamente dittatoriale e fascista.
E
adesso, aspettiamo pure l'arrivo degli eurotroll.
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