Amazzonia
"Senza le foreste non ci sarebbe vita sulla
Terra", ricorda Greenpeace in occasione della Giornata Internazionale
delle Foreste ( 21 marzo 2013), proclamata lo scorso novembre
dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. In tempi di cambiamenti climatici,
ricorda l'associazione, le foreste trattengono circa 300 miliardi di tonnellate
di carbonio, ovvero 40 volte le emissioni di gas serra che emettiamo ogni anno
a livello globale. Sono la casa di milioni di persone che vivono delle foreste,
ma anche mammiferi, uccelli, rettili, insetti, alberi, fiori e pesci. “La
distruzione di una foresta in una parte del globo può avere un impatto
disastroso dall’altra parte del Pianeta. Alcuni scienziati hanno recentemente
dimostrato come la perdita di foreste in Amazzonia e in Africa centrale riduca
notevolmente le precipitazioni nel Midwest negli Stati Uniti” spiega Chiara
Campione, responsabile campagna Foreste Greenpeace Italia. Dall’Amazzonia
all’Africa Centrale, dal Canada alla Siberia, dalla Papua Nuova Guinea
all’Indonesia, da Sumatra alla nostra Europa Greenpeace ha diffuso immagini
delle foreste più belle del mondo, con l’auspicio di raggiungere presto
l’obiettivo Deforestazione Zero e conservare questi preziosi ecosistemi.
"Tutelare le foreste significa tutelare e garantire
un futuro più verde. È questo il messaggio che in Italia Federparchi, Kyoto
Club e Legambiente hanno lanciato in occasione della Giornata. Un’occasione per
ribadire l’importanza di una maggiore tutela e valorizzazione di questo
prezioso patrimonio, minacciato dai cambiamenti climatici e dalla conversione,
sempre più diffusa, del suolo ad altri usi. Ogni anno vengono, infatti, perduti
circa 13 milioni di ettari di foreste. Per fronteggiare questa perdita, le tre
associazioni nel 2007 hanno dato vita al Comitato Parchi per Kyoto, che si
occupa di attivare in Italia progetti di forestazione nelle aree protette e
promuovere campagne d’informazione per una gestione sostenibile del territorio.
Fino ad ora il Comitato ha avviato quasi 30 progetti, coinvolgendo 44 aree
protette per un totale di 76.051 alberi piantumati.
Sumatra
“Salvaguardare le foreste – dichiara Giampiero Sammuri,
presidente di Federparchi – significa avere impatti positivi sul clima, sulla
biodiversità, sulla salute ed il benessere dei cittadini. In questi anni Parchi
per Kyoto, oltre a dare un contributo concreto in termini di contenimento della
CO2, ha cercato di creare una sinergia tra le imprese e le aree protette
italiane per avviare progetti di forestazione. I parchi naturali, che in Italia
coprono circa il 10% del territorio, sono infatti soggetti del tutto funzionali
e strategici ad ospitare progetti di rimboschimento finalizzati a sottrarre
anidride carbonica dall’atmosfera”.
Le foreste rappresentano il più importante serbatoio di
biodiversità per l’80% delle specie animali e vegetali della Terra,
garantiscono la protezione del suolo, la qualità dell’aria e delle acque e
forniscono importanti beni e servizi pubblici per ben oltre 7 miliardi di
persone. Inoltre mitigano gli effetti dei cambiamenti climatici, poiché
funzionano come serbatoi di assorbimento del carbonio, e forniscono una
protezione naturale contro gli effetti del dissesto idrogeologico.
“Ogni albero nel corso del suo intero ciclo di vita –
spiega Catia Bastioli, Presidente Kyoto Club – permette l’abbattimento di una
quantità stimata in circa 700 Kg di CO2. Per questo riteniamo importanti i
progetti di forestazione e i risultati ottenuti fino ad ora lo stanno
dimostrando. Inoltre non dimentichiamo che l’importanza degli interventi di
forestazione è stata riconosciuta sia dal Protocollo di Kyoto sia dalla
Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici”.
Indonesia
Fonti: Greenpeace, Parchi per Kyoto
Nessun commento:
Posta un commento